"Un mare di sport" per rilanciare le marine: grande evento il 15 maggio

San Cataldo
Dopo “I sentieri d’amare”, promossi domenica scorsa dal comitato “I guardiani del farò” e dall’associazione di imprenditori “I...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA FLASH
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
SCEGLI ORA

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
SCEGLI ORA
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
Dopo “I sentieri d’amare”, promossi domenica scorsa dal comitato “I guardiani del farò” e dall’associazione di imprenditori “I love San Cataldo”, ecco “Un mare di sport”. E il litorale prova ad uscire dal degrado e dal dimenticatoio. Nell’attesa di risvegliarsi dal lungo sonno, le marine di Lecce finiscono di nuovo in vetrina: il 15 maggio sarà ancora festa. Ma stavolta è il Comune a fare da promotore e, per certi versi, da padrone di casa.

Tre assessorati coinvolti – ambiente, sport e traffico – e un consigliere comunale, Antonio Lamosa, delegato del sindaco alle marine, a cucinare gli eventi. Che saranno tanti e tutti improntati a declinare in chiave sportiva la capacità attrattiva non solo di San Cataldo ma anche di Frigole, Torre Chianca, Torre Rinalda, e Spiaggia Bella. Non ci saranno figli e figliastri. Anche se San Cataldo sarà il centro della grande kermesse sportiva che ruoterà attorno ad una regata velica a carattere nazionale che, al momento, registra già l’iscrizione di 73 barche.
 
Il programma è ormai quasi completo: ieri riunione a Palazzo Carafa tra gli assessori al ramo dai quali Lamosa dice di aver avuto «la massima collaborazione». Perché il tutto si svolge nell’arco di una mattinata e tutto deve avvenire rispettando i tempi d’azione. Ci sono cinque location da tenere d’occhio e una serie di attività sportive da coordinare nelle singole marine prima che atleti e pubblico convergano, nei più svariati modi, a San Cataldo. Qui dove ha sede il circolo nautico “La Vela”, da cui, si può dire, è partito il tutto. La regata era già calendarizzata, il Comune attorno all’evento vi ha poi cucito tanti altri piccoli eventi.
Sarà sport diffuso. Con svariate associazioni sportive coinvolte e con i cittadini a fare da cavia, nel senso che per loro potrebbe essere l’occasione buona per cimentarsi in sport particolari, come il pugilato o il kitesurfing.
Ogni singola marina avrà il suo campo sportivo ben definito. A Spiaggia bella si potrà provare il kitesurf, il surf da onda, prima che i maestri diano spettacolo “volando” a pelo d’acqua fino a San Cataldo. A Torre Chianca in primo piano ci sarà il surf, ma anche il pugilato con dimostrazioni aperte a tutti nel ring che sarà allestito nella parte centrale della bellissima, almeno sulla carta, località. Anche a Frigole vince il kitesurf, mentre a San Cataldo l’attesa dell’arrivo dei velisti sarà impiegata con corsi di karate.
Ci sarà anche un percorso cicloturistico che mette insieme fuoristrada (ce ne saranno una 40), moto e biciclette. È lungo 53 km e chi vorrà potrà farlo a piedi, di corsa o camminando, almeno fino a quando gambe e fiato terranno. In loro parziale o totale soccorso, dovrebbe intervenire la Sgm, che per l’occasione rispolvererà i bus navetta in modo da consentire a tutti di raggiungere agevolmente la meta, San Cataldo, per la manifestazione conclusiva.
“Un mare di sport”: questo lo slogan che accompagnerà l’evento. E che potrebbe diventare un marchio per tutte le marine senza tuttavia connotarle in via esclusiva. «Noi vorremmo creare tanti brand - dice Lamosa - che mettano in rilevo le peculiarità del territorio: sagre, feste, sport, mi va bene tutto, importante è coinvolgere nell’organizzazione quante più associazioni possibili».
“I guardiani del Farò”, al momento, non sono della partita. Mentre i gestori dei lidi, i commercianti e gli operatori turistici che hanno dato vita a “I love San Cataldo” dovrebbero essere raggiunti – tramite le associazioni di categoria - da una comunicazione ufficiale in modo da non farsi trovare impreparati. La loro collaborazione nasce e finisce qui. «Degli eventi non me ne voglio impossessare come Comune - dice Lamosa - è una proposta nostra poi se viene condivisa va bene, ma ogni operatore di san Cataldo o di Frigole e Torre Chianca possono disegnare tutti gli eventi che vogliono, possono chiedere di restare aperti per più ore la sera, come hanno fatto a Gallipoli: sono loro gli attori del territorio, loro che ci devono proporre le idee».

Un mare di sport nasce così, a costo zero per il Comune. «Attualmente – spiega Lamosa - abbiamo la collaborazione della Forestale - mi ha dato la disponibilità anche l’Acquedotto pugliese mentre tante associazioni sportive partecipano autogestendosi». Leggi l'articolo completo su
Quotidiano Di Puglia