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Un’associazione in memoria di Raffaele Baldassarre, compianto esponente politico leccese, originario di Cavallino. L’idea di conservare la memoria dell’onorevole prematuramente scomparso nel novembre del 2018 è nata per iniziativa degli amici più stretti, dai collaboratori e dai congiunti dell’ex parlamentare europeo.
«La notizia della costituzione dell’Associazione culturale Raffaele Baldassarre, in memoria del politico galantuomo, è un lume dantesco, utile a illuminare la lunga notte che pontifica sulla politica locale e nazionale. Per farla breve: l’associazione ha una funzione, una missione tutt’altro che vaga o puramente commemorativa - ci tengono a sottolineare Gaetano e Nicolò Baldassarre, figli del compianto politico salentino - Sotto l’egida dei valori cattolici e liberali, attraverso il ricordo di Raffaele, l’associazione intende riconoscere e valorizzare l’eccellenza negli ambiti accademici e professionali; incentivare la cultura della meritocrazia e del rispetto delle regole, premiare, in linea con l’articolo 34 della Costituzione, i capaci e i meritevoli privi di mezzi, contribuendo in vario modo affinché perfezionino il percorso di studio e specializzazione, sostenere percorsi di cittadinanza attiva e responsabile.
Proprio per questo, l’associazione ha già avviato una serie di attività, tra cui l’indizione di un concorso- premio finalizzato all’attribuzione di borse di studio per tirocini retribuiti al Parlamento Europeo. Tra i partners che hanno già approvato l’iniziativa il Corso di Laurea in Manager del Turismo dell’Università del Salento e il Corso di Laurea di Scienze Turistiche dell’Università della Calabria.
«Insomma, si tratta di concretizzare le idee del politico galantuomo, mediante un lungo percorso che dovrebbe entusiasmare le forze politiche e sociali innervate nel tessuto locale e nazionale. Ancora, è fondamentale erigere cattedrali nel deserto, emancipare i prigionieri platoniani nella caverna, riscoprire la politica come consapevolezza della propria vita e di un destino comune. Come scrisse Heinrich Heine, i nostri padri riuscivano a costruire mirabili edifici perché avevano convinzioni, mentre noi non abbiamo altro che opinioni, e per creare un’eredità serve qualcosa di più che un’opinione. Donat Cattin docet e riassume: il coraggio della politica, la necessità continua dello studio, dell’analisi e del confronto aperto”. Bagliori che convergono in un’unica stella polare, a cui Raffaele non ha mai rinunciato. Gli uomini e le donne di buona volontà seguiranno il suo esempio» concludono Gaetano e Nicolò Baldassarre.
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