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L’Asl Lecce avvia il procedimento di licenziamento per 10 dei 14 dipendenti indagati dalla Procura di Lecce per assenteismo dal posto di lavoro nel Distretto Sociosanitario di Gagliano del Capo. E dopo l’avviso di conclusione delle indagini preliminari sull’inchiesta, a firma del pubblico ministero Donatina Buffelli, dal Tribunale di Lecce, sezione lavoro, arriva anche il rigetto della domanda cautelare di annullamento della sospensiva proposta lo scorso 23 novembre da uno dei soggetti coinvolti nella vicenda. Di fatto nella sentenza il giudice ha lasciato intendere che il licenziamento deciso dall’azienda sanitaria travalica l’iniziale misura della sospensiva cautelare (con effetto temporaneo). Ma andiamo per gradi.
Gli episodi di assenteismo
Gli episodi contestati dagli inquirenti sarebbero avvenuti nel 2021.
Dalla successiva udienza, del 10 gennaio scorso, è poi emersa, a conclusione del procedimento disciplinare avviato dall’azienda sanitaria a carico del dipendente, la intimazione di licenziamento per giusta causa. A fronte di questa ultima indicazione, il giudice della sezione lavoro del Tribunale di Lecce, ha quindi ritenuto che la tutela cautelare invocata dal dipendente non sia suscettiva di attuazione, “ove si consideri che l’eventuale accoglimento dell’istanza cautelare al vaglio, specificatamente finalizzata a rimuovere gli effetti del provvedimento di sospensione di cui trattasi, non potrebbe in ogni caso favorire la riattivazione del rapporto di lavoro dedotto in lite (e, quindi, attuare la chiesta reintegrazione nel proprio posto di lavoro), essendo stato quest’ultimo nel frattempo risolto per effetto del licenziamento intimato”, e pertanto ha deciso di rigettare la richiesta di sospensiva avanzata.
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