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Lo scalo tecnico, a Brindisi, dello yacht a vela privato più grande del mondo, “A”, ha riaperto il dibattito sui limiti imposti dal cono di atterraggio dell'aeroporto “Papola-Casale”. Il mega yacht a vela, infatti, è stato costretto a rimanere fuori dal porto, alla fonda nelle acque di fronte a punta del Serrone, a causa delle sue dimensioni spropositate. Con oltre 142 metri di lunghezza e quasi 100 di altezza, infatti, sfora di molto i limiti di sicurezza imposti dalla presenza dell'aeroporto, la cui pista principale costringe gli aerei a sorvolare il porto - ed in particolare la banchina di Costa Morena - prima di atterrare.
In realtà, però, “A” sarebbe stato costretto a rimanere fuori dal porto anche se fossero stati completati i lavori di traslazione della pista annunciati ad ottobre del 2018 ma mai iniziati.
Ad ogni modo, il dibattito ha portato almeno un risultato: l'aggiornamento da parte del presidente dell'Autorità di sistema portuale del mare Adriatico meridionale Ugo Patroni Griffi rispetto allo stato del progetto per la traslazione della pista e conseguente innalzamento dell'air draft. Dopo i ritardi dovuti a contenziosi e procedimenti autorizzativi, infatti, il progetto esecutivo è in fase di verifica, dunque dovrebbe mancare poco all'avvio dei lavori. Che dovrebbero concludersi prima dell'estate del 2021.
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