BRINDISI - Sono stati denunciati in procura per istigazione alla disobbedienza, manifestazione non autorizzata, accensione ed esplosioni pericolose, adunata sediziosa, vilipendio...
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i 16 manifestanti, che a quanto accertato appartengono a cellule anarco-insurrezionaliste, e che fanno parte del gruppo di circa venti persone che nel pomeriggio hanno lanciato pietre, fumogeni e bombe carta all’indirizzo del Centro di identificazione ed espulsione di Restinco (Brindisi). Avevano il volto coperto.
A quanto appurato dai poliziotti della questura di Brindisi, erano organizzati in quattro autovetture, una sola delle quali non è stata bloccata. Potrebbe trattarsi delle stesse persone che domenica scorsa, così come riscontrato dagli investigatori, si erano recate sempre all’esterno della struttura e avevano lanciato biglie con all’interno dei fogli di carta contenenti le istruzioni per evadere. Il Cie di Brindisi ha riaperto i battenti il 6 ottobre scorso. Anche oggi agli immigrati è stato mostrato un numero di telefono da contattare sempre per la medesima ragione.
Tra le sedici persone condotte in questura ci sono anche quattro donne: provengono da Asti, da Taranto e dalla provincia di Lecce. Sono stati inoltre sequestrati due striscioni con diversi slogan e dei volantini di matrice anarchica.
Il gruppo di manifestanti aveva raggiunto nel pomeriggio il Centro di identificazione e di espulsione di Restinco. Leggi l'articolo completo su
Quotidiano Di Puglia