"In cinque in stanza": e la preside annulla la gita a Firenze

"In cinque in stanza": e la preside annulla la gita a Firenze
BRINDISI - «Si comunica agli studenti e alle famiglie che il viaggio di istruzione a Firenze è momentaneamente sospeso». Musi lunghi e qualche polemica al liceo...

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BRINDISI - «Si comunica agli studenti e alle famiglie che il viaggio di istruzione a Firenze è momentaneamente sospeso». Musi lunghi e qualche polemica al liceo scientifico Fermi-Monticelli dove l’annuncio choc sulla sospensione della gita campeggia anche sulla home page del sito d’istituto. Il motivo è presto detto. Il bando di gara a cui avevano partecipato alcune agenzie di viaggio della città dovrà essere rifatto. A quanto pare, infatti, uno dei tour operator avrebbe avanzato all’istituto una proposta ritenuta irricevibile dalla dirigente scolastica.

Per far risparmiare alle famiglie qualche euro in più, i ragazzi avrebbero dovuto occupare stanze da cinque posti letto.  
Una soluzione, questa, certamente poco gradita soprattutto a molti genitori.
«Una offerta che non può essere presa in considerazione neanche per un istante - afferma Anna Maria Quarta, dirigente scolastica del liceo scientifico - perché ci sono delle clausole nel capitolato d’appalto che vanno garantite. Una di queste è la sicurezza dei nostri ragazzi». Ora bisognerà fare tutto daccapo.
Intanto la preside ha tranquillizzato sia gli studenti che le loro famiglie sul fatto che la gita a Firenze si farà. Basta solo rifare la gara, anche se i termini per il bando di consegna delle offerte sono scaduti da tempo.
Le direttive in materia di viaggi di istruzione sono chiare. Nella scelta dell’agenzia di viaggio cui affidare la fase pratica di attuazione dell’iniziativa, gli incaricati devono accertare con la massima diligenza, eventualmente consultando anche l’ente provinciale turismo e le aziende di promozione turistica (Apt), l’assoluta affidabilità e serietà dell’agenzia di viaggio o della ditta di autotrasporti e acquisire almeno tre preventivi. «Ogni anno - riprende la dirigente scolastica - facciamo in modo, proprio per ragioni di sicurezza, che le stanze siano occupate al massimo da due o tre studenti. Finora non abbiamo mai avuto problemi. Le istituzioni scolastiche, così come del resto tutte le pubbliche amministrazioni, sono tenute a rispettare non solo i principi organizzativi ma la trasparenza quando si tratta di viaggi di istruzione». La gita scolastica è una importante esperienza didattica: serve a responsabilizzare gli alunni ed a farli crescere.
«Questo è il motivo per cui ho garantito ai miei ragazzi che la gita si farà - conclude la preside -, per alcuni, prima ancora che essere una occasione di visitare posti che non hanno mai visto, è più che altro la prima esperienza che consente loro di farlo "da soli": senza i genitori a risolvere problemi e a coccolarli, in un gruppo di pari dove devono imparare ad affrontare le prima piccole pratiche difficoltà della vita».

Un momento formativo ancora prima che culturale, necessario, anche se sembra difficile da credere, per una generazione di ragazzi che già al biennio delle superiori può affermare di aver visitato numerose capitali europee. Leggi l'articolo completo su
Quotidiano Di Puglia