E dal passato torna il principe “feudatario”: «Questa provincia è mia, pagate l'affitto». La protesta dei Comuni

San Michele salentino
di Mariateresa LANZILLOTTI Si allarga a macchia d'olio la protesta contro gli enfiteusi. San Michele, Latiano e San Vito...

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di Mariateresa
LANZILLOTTI

Si allarga a macchia d'olio la protesta contro gli enfiteusi. San Michele, Latiano e San Vito dei Normanni ricorreranno al legislatore, giovedì se ne discuterà a Villa Castelli, e l'argomento entrerà presto anche nei Consigli di Brindisi e Francavilla Fontana.
Se ne parla da tempo ormai. L'enfiteusi è un diritto reale di godimento su un fondo di proprietà altrui, di un privato o di un ente pubblico, riconosciuto e disciplinato dall'ordinamento italiano. L'enfiteuta ha facoltà di godimento pieno sul terreno, con l'obbligo di migliorarlo e di pagare un canone annuo. Il rapporto enfiteutico ha conosciuto grande diffusione in epoca feudale, è stato poi lentamente abbandonato in seguito alla riforma agraria, ed è recentemente tornato alla ribalta quando diverse centinaia di famiglie di San Vito, San Michele e Latiano si sono viste recapitare dal proprietario la richiesta dei canoni non riconosciuti. Da qui è nata la battaglia.
I conduttori dei terreni su molti dei quali ormai sorgono anche abitazioni si sono riuniti nel comitato No enfiteusi capeggiato da Tonino Chirico. Gli attivisti dei locali meetup 5 stelle si sono schierati al loro fianco, cercando di informare la popolazione circa la problematica lamentata da tanti concittadini e portando la discussione del tema in vari Consigli comunali della provincia di Brindisi. Ragione per la quale, i Comuni di San Michele Salentino e Latiano hanno deciso di ricorrere al legislatore per chiedere l'abolizione del rapporto enfiteutico o, almeno, l'affrancazione equa per i conduttori.
Nelle ultime settimane anche il Consiglio sanvitese si è unito alla battaglia, il punto all'ordine del giorno voluto dal consigliere pentastellato, Marco Ruggiero, è stato approvato all'unanimità. Successivamente, il Comune ha trasmesso la relativa delibera alla Regione, al ministro Lezzi e al Governo ha spiegato il consigliere Ruggiero -, come rappresentanti locali abbiamo fatto e stiamo facendo il possibile.
Non possiamo spingerci oltre. Pertanto, aspettiamo con ansia una risposta celere da parte dei rappresentati del Governo e dai parlamentari del territorio su questa problematica, che già da tempo è diventata un'emergenza. Presto altre città potrebbero unirsi alla battaglia contro gli enfiteusi. Giovedì ha spiegato Chirico del comitato se ne parlerà anche nel Consiglio comunale di Villa Castelli. Noi andremo avanti fin quando la questione non sarà risolta.
Intanto, nelle ultime ore, ha protocollato la richiesta dell'inserimento del punto all'ordine del giorno della prossima assise, anche il consigliere 5 stelle di Francavilla Fontana, Giuseppe Ricchiuti. Ci stanno lavorando pure a Brindisi, e la consigliera del Movimento, Tiziana Motolese ha spiegato che, chiuso il capitolo bilancio, attualmente in fase di approvazione, proporrà questo tema.

E l'argomento sarebbe in fase di approfondimento anche a Carovigno. Leggi l'articolo completo su
Quotidiano Di Puglia