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"Fondo Demolizioni”: nuova tranche e Brindisi rientra tra i 40 Comuni beneficiari delle risorse stanziate dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti (Mit). Sono tre i nuovi interventi di smantellamento ammessi al contributo statale: somme utili alla rimozione dei manufatti abusivi. Si tratta di un Fondo destinato a favorire “la sostenibilità e la tutela ambientale dei territori” lungo la penisola concedendo anticipazioni, senza interessi, per gli interventi di abbattimento delle opere abusive, anche disposti dall’autorità giudiziaria. Con una dotazione massima di 50 milioni di euro, il Fondo ha natura rotativa e non è prevista nessuna soglia minima d’accesso. Le istruttorie sono effettuate sulla base dell’ordine cronologico di presentazione della domanda.
Le anticipazioni delle spese sostenute per gli interventi di demolizione vengono rimborsate, unitamente alle spese di gestione del fondo, entro 60 giorni dalla effettiva riscossione da parte dei responsabili degli abusi o trascorsi 5 anni dalla concessione.
Gli edifici
Il riferimento normativo è relativo all’articolo 3, comma 5, del decreto interministeriale numero 254 del 23 giugno 2020 che aveva approvato l’elenco degli interventi di demolizione delle opere abusive e i contributi assegnati. Il Mit ricorda che il precedente decreto aveva riguardato 19 interventi (12 in Sicilia, 1 in Lombardia, Calabria ed Emilia Romagna e 4 in Puglia). Nello specifico al Comune di Brindisi sono stati destinati circa 350mila euro per la demolizione di tre manufatti abusivi realizzati principalmente sulla costa. In particolare due si trovano in contrada Apani ed un altro in contrada Conella strada Palmarini. Gli interventi rientrano nel piano di riqualificazione e valorizzazione della costa. Un’operazione di recupero partita già da qualche anno con l’abbattimento delle opere abusive sulle spiagge.
Un caso per tutti è quello dell’ex stabilimento balneare lido Arena, in località Apani, dove il Comune sta cercando di riqualificare l’area e realizzare una nuova spiaggia pubblica. Qui l’abbattimento è già partito perché precedentemente cofinanziato sempre dal Ministero delle Infrastrutture e Trasporti con fondi per la demolizione di opere abusive. L’intervento coordinato dal Servizio controllo repressione abusivismo edilizio del Comune di Brindisi ha un costo complessivo pari a 153 mila euro, il contributo del Ministero assegnato al Settore Urbanistica e Assetto del Territorio del Comune equivale al 50 per cento dell’importo. L’area estesa per 3.300 mq è costituita dai seguenti manufatti abusivi: un fabbricato di 37 mq, 21 cabine per una superficie di 175 mq, un alloggio per il custode, un’infermeria, la recinzione muraria lungo l’intero perimetro, piazzali e viabilità interne in battuto di cemento, e verrà completamente bonificata per essere restituita alla fruizione pubblica. Leggi l'articolo completo su
Quotidiano Di Puglia