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Grido d’allarme dei rappresentanti degli studenti del corso di laurea in Scienza infermieristiche del Polo universitario dell’I.r.c.c.s. “Saverio De Bellis” di Castellana Grotte. Il polo rischia di chiudere, a tre anni di distanza dalla sua riapertura.
I numeri non andrebbero a favore della conferma del polo, ma il Consiglio di indirizzo e verifica del “De Bellis” fa proprie le preoccupazioni: «Quello di Castellana è un polo che funziona e che sicuramente può essere migliorato attraverso una maggiore sinergia tra i vari soggetti istituzionali coinvolti. Il Civ ha avuto modo di ribadire la sua ferma volontà anche in occasione della recente assegnazione degli obiettivi 2022 alla Direzione strategica, nel cui documento è stato chiesto al management, non solo di migliorare e ottimizzare le condizioni esistenti, ma anche di attivarsi per incrementare l’offerta formativa a Castellana Grotte. Sosterremo questa giusta causa con ogni forza e in tutte le sedi opportune. Per gli studenti, per il prestigio della città di Castellana Grotte, per la crescita del nostro Istituto», afferma il presidente del Consiglio di Indirizzo e Verifica dell’istituzione sanitaria castellanese, Enzo Delvecchio.
Le tappe
L’Irccs ‘’Saverio De Bellis” di Castellana-Grotte riacquistò il suo ruolo di polo formativo universitario con il corso di laurea in infermieristica nel novembre 2019. Dopo oltre dieci anni riprendeva il connubio tra l’Irccs ‘’Saverio De Bellis” e l’Ateneo barese: una formazione triennale dal taglio innovativo, anche nell’ottica - per la prima volta in Puglia - della nuova figura dell’infermiere di ricerca. Al “De Bellis” i nuovi infermieri hanno, ad esempio, la possibilità di cimentarsi in prima persona sulle sperimentazioni cliniche, essendo uno dei pochi centri accreditati da Roma in giù per la conduzione di sperimentazioni cliniche di Fase 1, quelle più delicate, che sperimentano per la prima volta nuovi farmaci sulle persone. In linea con la missione, ci sono percorsi formativi innovativi, che vanno verso la promozione di profili professionali del tutto nuovi nel mondo del lavoro, come l’Infermiere di ricerca: un professionista con conoscenze, competenze e responsabilità nell’ambito della conduzione di studi clinici. Infine, si punta a fornire conoscenze e competenze per la conduzione di attività di ricerca clinica, che è la base dell’attività assistenziale. Sono stati avviati laboratori in cui gli infermieri in formazione supportano i ricercatori nelle attività di ricerca. Leggi l'articolo completo su
Quotidiano Di Puglia