Viaggiatori avvertiti: ecco i paesi più pericolosi del mondo

Viaggiatori avvertiti: ecco i paesi più pericolosi del mondo
Ogni anno una troupe di esperti dell’International SOS, azienda di servizi di sicurezza medica e di viaggi nel mondo, redige una classifica mondiale sulla sicurezza dei...

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Ogni anno una troupe di esperti dell’International SOS, azienda di servizi di sicurezza medica e di viaggi nel mondo, redige una classifica mondiale sulla sicurezza dei paesi nei vari continenti. La mappa interattiva dei rischi per i viaggiatori (definita appunto “Travel Risk Map” e visionabile sul sito della compagnia), realizzata tramite i tre criteri fondamentali di sicurezza, sicurezza stradale e sanità, ha rivelato anche per l’anno 2020 la lista dei paesi più pericolosi da visitare nei prossimi mesi.


Per stilare l’elenco ogni paese riceve un punto da 1 a 5 (da “insignificante” a “estremo”) per ogni parametro a seconda del grado di rischio all’interno dei propri confini. Mali, Somalia, Sudan del sud, la Repubblica Centrafricana, Yemen, Libia, Siria, Iraq, Afghanistan e parte dell’Ucraina sono stati catalogati come i paesi più pericolosi del mondo da visitare in questo periodo. L’International SOS parla di scarsità e quasi totale assenza di controlli e mantenimento dell’ordine da parte del governo nelle aree considerate. Informa inoltre che la possibilità di minacce di attacchi violenti da parte dei gruppi armati nei confronti dei viaggiatori è decisamente alta.
 
Nella fascia di “rischio insignificante” figurano Groenlandia, Islanda, Norvegia, Finlandia e Danimarca, oltre a Svizzera, Lussemburgo e Slovenia in cui sono stati rilevati bassissimi tassi di criminalità e mancanza di disordini civili e violenze da parte del governo nei confronti dei cittadini o degli stranieri. L’efficacia dei servizi di sicurezza e delle infrastrutture unite alla sicurezza garantita dai servizi di trasporto completano il quadro della zona più sicura del mondo.

L’Italia insieme a Stati Uniti, Canada, Cina e parte del Sud America si collocano in una zona “gialla” di basso livello di rischio, insieme al resto dell’Europa, all’Australia e alla Nuova Zelanda. Leggi l'articolo completo su
Quotidiano Di Puglia