Salmonella da cioccolato, si espande il focolaio ma le uova di Pasqua sono salve. I prodotti Kinder a rischio

Salmonella da cioccolato, si espande il focolaio ma le uova di Pasqua sono salve. I prodotti Kinder a rischio
Sono 150 i casi di salmonella, in un vero e proprio focolaio, in Europa, legati alla cioccolata. Eppure le uova di Pasqua sono salve, perché non sono collegate in alcun...

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Sono 150 i casi di salmonella, in un vero e proprio focolaio, in Europa, legati alla cioccolata. Eppure le uova di Pasqua sono salve, perché non sono collegate in alcun modo all'emergenza. E' quanto viene fuori dalla ricostruzione su quanto sta succedendo in Europa. Al momento nessun caso di salmonella è stato ravvisato in Italia.

I rischi

Le uova di Pasqua Kinder GranSorpresa sono salve perché prodotte ad Alba (Cuneo), dove nel lontano 1946 ha mosso i primi passi il colosso dolciario, che si dice «profondamente rammaricato» per la vicenda. «Questo evento tocca il cuore dei principi nei quali crediamo, metteremo in essere ogni azione necessaria al fine di preservare la piena fiducia dei nostri consumatori», sono le scuse dell'azienda, per cui «la sicurezza alimentare e la qualità restano da sempre al centro». Ad essere compresi nel richiamo esposto da Ferrero sono, invece, Kinder Sorpresa T6 “Pulcini”Kinder Sorpresa Maxi 100g “Puffi” e “Miraculous” e Kinder Schoko-Bons, lotti prodotti ad Arlon ma venduti anche in Italia.

Il focolaio

Riguarda in prevalenza bambini sotto i dieci anni il focolaio di salmonella da prodotti da cioccolata rilevato in diversi Paesi d'Europa. Secondo l'Efsa e l'Ecdc, le autorità preposte alla sicurezza alimentare e alla prevenzione e al controllo delle malattie, si tratta in tutto di 150 casi, a fronte di una media annuale che nel Vecchio Continente è di 91mila casi. Gli Stati interessati sono Francia, Germania, Irlanda, Lussemburgo, Paesi Bassi, Norvegia, Spagna, Svezia, Regno Unito e Belgio, dove Ferrero ha disposto a scopo precauzionale la sospensione dell'attività dello stabilimento di Arlon. Non l'Italia, per cui il colosso dolciario continua a produrre ad Alba (Cuneo) le uova di Pasqua Kinder GranSorpresa. Secondo quanto ricostruito da Efsa e Ecdc, nel dicembre 2021 il ceppo di salmonella è stato rilevato in un serbatoio di latticello presso lo stabilimento belga. Sono state adottate misure igieniche e aumentati campionamenti e test dei prodotti e dell'ambiente di lavorazione. Dopo nuovi test negativi per il batterio, la produzione e la distribuzione dei prodotti è andata avanti. A fine marzo però, dopo la disponibilità dei dati di sequenziamento, gli scienziati hanno collegato casi umani allo stabilimento in Belgio attraverso tecniche di tipizzazione molecolare avanzate. E dal 2 aprile sono iniziate le segnalazioni di salute pubblica da parte delle autorità nazionali competenti. Ferrero, che nel loro rapporto Efsa e Ecdc non nominano, ha effettuato un richiamo volontario di prodotti e lotti specifici in vari Paesi. E l'8 aprile 2022, a seguito di controlli ufficiali, l'autorità per la sicurezza alimentare in Belgio ha ritirato l'autorizzazione alla produzione. L'azienda ha quindi richiamato tutti i prodotti usciti dallo stabilimento belga, indipendentemente dal numero di lotto o dalla data di scadenza, mentre la magistratura belga ha avviato come atto dovuto una indagine. Il «focolaio è in evoluzione e finora i bambini sono stati i più a rischio di infezioni gravi tra i casi segnalati», precisa ancora il rapporto Efsa-Ecdc, che sottolinea come «i richiami e i ritiri lanciati in tutto il mondo ridurranno il rischio di ulteriori infezioni». Gli esperti Efsa e Ecdc, con cui Ferrero continua a lavorare, affermano che sono necessarie ulteriori indagini per identificare la causa principale, il tempo e i possibili fattori alla base della contaminazione, compresa la valutazione di un possibile uso più ampio delle materie prime contaminate in altri impianti di lavorazione.

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Quotidiano Di Puglia