Mattanza dei fondamentalisti islamici al Bataclan, una delle sale concerti più in voga di Parigi, frequentatissima dai giovani della capitale, a due passi dal Canal Saint-Martin...
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese
oppure
1€ al mese per 3 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
L'assedio al teatro è terminato con un blitz delle forze speciali, che sono riusciti a uccidere due terroristi. I terroristi che si sono rinchiusi all'interno del Bataclan «avevano le cinture esplosive»: lo ha detto il prefetto dei polizia di Parigi, Michel Cadot.
Dopo il primo assalto armato al Petit Cambodge, un ristorante non lontano da lì, i terroristi sono ridiscesi verso l'undicesimo e il dodicesimo arrondissement, a pochi metri dalla redazione di Charlie Hebdo, insanguinata dagli attentati del 7 gennaio. Nella sala concerti Bataclan - dove c'era il tutto esaurito per un concerto rock del gruppo americano 'Eagles of death metal' - il venerdì sera si trasforma in una carneficina.
«Allah è grande», gridano i terroristi, secondo quanto riportato da alcuni testimoni. «Agiamo per la Siria», aggiungono, proprio nel giorno in cui a Raqqa è stato colpito il fondamentalista dello Stato islamico di origini britanniche, Jihadi John. Poi, secondo le prime concitate testimonianze, aprono il fuoco sul pubblico. «Siamo riusciti a fuggire, c'era sangue dappertutto, hanno tirato con un fucile a pompa sulla folla», raccontano altri scampati all'assalto. Prima di cominciarne ad uccidere «uno ad uno», racconta un altro testimone alla Cnn.
Gli assalitori della sala concerti di Bataclan «erano a volto scoperto, molto sicuri di sè. Erano molto giovani»: racconta un giornalista di Europe 1, Julien Pierce, che si trovava all'interno del teatro quando è iniziato l'assalto. Pierce racconta di aver visto entrare «2 o 3 individui non mascherati, con armi di tipo kalshnikov» che hanno «cominciato a sparare alla cieca sulla folla». È durata «dieci-quindici minuti, c'è stato il panico, la gente si è mossa verso il palco, qualcuno è stato calpestato, io stesso sono stato calpestato», prosegue il giornalista ai microfoni della sua testata.
«Hanno avuto tutto il tempo di ricaricare le armi almeno tre volte».
Quotidiano Di Puglia