Giochi Mediterraneo 2026, secondo masterplan per i lavori: a Taranto l’80% delle risorse

Giochi Mediterraneo 2026, secondo masterplan per i lavori: a Taranto l’80% delle risorse
Giochi Mediterraneo 2026, secondo masterplan per i lavori: a Taranto l’80% delle risorse
di Domenico PALMIOTTI
4 Minuti di Lettura
Lunedì 29 Aprile 2024, 05:00 - Ultimo aggiornamento: 30 Aprile, 14:29

Taranto e il suo hinterland assorbono circa l’80 per cento dei fondi dei due masterplan dei Giochi del Mediterraneo del 2026. Sia quello varato mesi addietro e oggetto del recente decreto interministeriale (Sport, Sud e Coesione ed Economia), sia il secondo, aggiuntivo, in preparazione. Il decreto già firmato, che attende solo la registrazione della Corte dei Conti, ha una base di 167 milioni e l’area di Taranto ne prende 140. Mentre la proiezione sul nuovo masterplan, che userà presuntivamente circa 73 milioni, ne vede 47 a Taranto. Complessivamente 187 milioni su 240 di fondi destinati ai lavori saranno quindi riservati al capoluogo jonico.

I fondi complessivamente stanziati per i Giochi ammontano a 275 milioni, di cui 150 nel 2022 e 125 a fine 2023 con la legge di Bilancio.

Non tutti i 275 andranno agli impianti sportivi tra nuove realizzazioni e ristrutturazioni. Bisogna infatti toglierne 35 per le spese di organizzazione.

Al momento, i 35 sono un dato indicativo, poiché bisognerà attendere la predisposizione del budget da parte del direttore generale Carlo Molfetta insieme ai capi area. Potrebbero essere anche un po’ meno, per esempio intorno ai 30 milioni. Di lavori, quindi, ci sono 167 e 73 milioni (quest’ultimi da confermare).

I dettagli

Nel dettaglio, la maggior quota va allo Iacovone pari a circa 20 milioni (in aggiunta ai primi 28 milioni già stanziati) e quella aggiuntiva per il nuovo PalaRicciardi (che sarà un impianto polivalente) di circa 5 milioni. Altri 5 milioni servirebbero poi per la ristrutturazione del complesso, oggi abbandonato, Magna Grecia (campi da tennis) e ulteriori 5 assorbirebbero skate park, pista di pattinaggio e parcheggio nel rione Salinella nelle vicinanze dello stadio.

I progetti Iacovone e PalaRicciardi sono stati completamente rivisitati rispetto all’impostazione iniziale, altri, dal Magna Grecia allo skatepark, si sono invece aggiunti. Gli ultimi due interventi, insieme ad altri 20 milioni di lavori per lo Iacovone, andranno nel nuovo masterplan in preparazione.

Taranto, quindi, drena le maggiori risorse tra quelle messe sul tavolo per i Giochi. E ci sta, perché nel 2019 la ventesima edizione dei Giochi è stata assegnata a Taranto e a più livelli (dai ministri Raffaele Fitto e Andrea Abodi al commissario dei Giochi Massimo Ferrarese al presidente del comitato internazionale, Davide Tizzano) si è sempre detto che Taranto deve essere il focus della manifestazione che tra due anni richiamerà circa quattromila atleti dall’area mediterranea. Certo, Taranto ha rischiato grosso con i tanti ritardi accumulati, tanto è vero - come ha ultimamente rivelato Tizzano e Quotidiano ne aveva già parlato - che il Comitato internazionale, ad ottobre scorso, ha vagliato la possibilità di spostare altrove l’evento.

Poi la situazione è stata ripresa in extremis dal commissario e il trasferimento dei Giochi scongiurato. Tuttavia c’è ancora molto da fare. Per esempio, se non arriva l’ok della Corte dei Conti al decreto sui 167 milioni, Ferrarese non può partire con i bandi di gara. E ai ministeri è stata già prospettata l’importanza che questo placet arrivi al più presto. Inoltre, nel nuovo masterplan andranno ripresi impianti e Comuni che nel primo non sono entrati. Su 73 milioni, tolti i 47 per Taranto, ne resterebbero una trentina. Tra le situazioni da recuperare c’è Francavilla Fontana, che con 6 milioni tra stadio e palazzetto stava già nel primo programma e fu tolta.

Ma altre risorse possono venire dai risparmi delle gare di appalto. Ipotizzando un ribasso di almeno il 10 per cento sugli importi, si potrebbero recuperare altri 20 milioni. Soldi che andrebbero al rifacimento delle strade per il circuito del ciclismo, con partenza ed arrivo a Taranto.

Altre questioni aperte sono la verifica dei progetti e il lancio delle gare di appalto. Oggi si attende la proposta di accordo da parte di Invitalia, società pubblica, che dovrebbe essere incaricata delle verifiche e delle gare per stadio del nuoto e centro nautico a Taranto e stadio di Lecce. La proposta si tramuterà in accordo quadro. Per altre due opere, stadio e PalaRicciardi, incaricata di verifiche e gare è invece Sport e Salute, anch’essa pubblica.

E oggi pomeriggio si deciderà anche la prossima riunione del comitato organizzatore, che sicuramente si terrà nella settimana successiva, nella quale il dg Molfetta presenterà l’organigramma, la struttura operativa dei Giochi.

Si può procedere con la selezione e la contrattualizzazione delle figure che servono in quanto il comitato ha già in cassa poco più di 2 milioni, che sono extra rispetto ai 275, da Coni e Comune. Il primo ha accreditato 1,6 milioni (quelli inizialmente dati al vecchio comitato) e il secondo 500 mila euro (che sono una rimessa della Regione). Infine per domani mattina sono stati convocati i sindaci di Francavilla Fontana, Oria, San Giorgio Ionico e Sava.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

© RIPRODUZIONE RISERVATA