Un piano digitale a tutto tondo: la Regione al lavoro per ammodernare l'intera struttura

Un piano digitale a tutto tondo: la Regione al lavoro per ammodernare l'intera struttura
Un piano digitale a tutto tondo: la Regione al lavoro per ammodernare l'intera struttura
di Rita DE BERNART
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Giovedì 18 Aprile 2024, 13:25 - Ultimo aggiornamento: 18:49

Può l'intelligenza artificiale migliorare l'efficienza della pubblica amministrazione? Sì, senza dubbio. A patto che si proceda spediti verso il completamento della transizione digitale inserita tra le misure e gli obiettivi principali del Pnrr. Anche la Puglia si prepara a diventare più smart.

E' la sfida del futuro che, per essere davvero rivoluzionaria, non può prescindere da una bussola normativa a livello nazionale e da un codice etico che garantisca il rispetto dei diritti fondamentali di ogni cittadino.
In un contesto di questo tipo, con il raggiungimento di un giusto equilibrio tra tecnologia e diritti, tra controllo e privacy, l'Ia può rappresentare il futuro della pubblica amministrazione e attuare una trasformazione radicale. Le sue applicazioni, in particolare per quanto concerne l'intelligenza artificiale generativa, sono molteplici: dalla semplificazione dell'accesso a nuovi servizi per i cittadini e le imprese allo snellimento della burocrazia e delle procedure di bando, dall'ottimizzazione dei tempi di lavoro alla raccolta dati, dalla catalogazione all'implementazione di sistemi predittivi nella pianificazione per migliorare il lavoro di squadra. Introdurre l'Ia nei processi amministrativi potrebbe cambiare il rapporto, spesso controverso, tra cittadino ed enti.

La Regione è al lavoro già da tempo per consolidare il processo di transizione digitale, attraverso l'attuale Piano triennale di riorganizzazione 20222024 che parte dai risultati raggiunti nei precedenti interventi e si pone come macro obiettivi il completamento e consolidamento delle azioni già intraprese; l'evoluzione di alcuni ecosistemi in funzione dei sopravvenuti fabbisogni regionali e dell'adeguamento alle direttive in materia; il raccordo con le strategie e gli obiettivi del Piano triennale dell'Informatica nella pubblica amministrazione 2021-2023. Il Piano vede impegnata la macchina amministrativa della Regione in un percorso di trasformazione e ammodernamento della propria struttura: non solo digitalizzazione delle attività e dei processi, quindi, ma una visione omogenea con stretto coordinamento degli interventi tra di loro.
La missione è una regione più smart e accessibile a tutti. Tempistiche ridotte, sburocratizzazione, linearità. Gli interventi previsti spaziano da quelli più trasversali, come big data, open data, piattaforme abilitanti, gestore bandi e avvisi, a quelli verticali di settore, tra cui personale, avvocatura, turismo, cultura. Nello specifico, con Puglia Digitale si punta a implementare servizi digitali qualificati, offerti dalla Pa, nel totale rispetto della privacy e della sicurezza, ad accompagnare gli enti locali pugliesi e le aziende pubbliche del servizio sanitario regionale nel processo di accelerazione della digitalizzazione, definendo e realizzando un modello di servizi digitali di assistenza all'utenza; integrare e potenziare le competenze digitali del sistema pubblico attraverso centri di competenza regionali.
Non solo. Tra gli obiettivi ci sono anche quelli di completare il percorso di digitalizzazione dell'apparato amministrativo regionale, razionalizzare i sistemi informativi regionali; garantire, infine, l'interoperabilità dei sistemi informativi regionali, completando l'integrazione degli stessi con le piattaforme abilitanti in uso alla Regione Puglia. Determinante anche poter assicurare l'accessibilità dei procedimenti amministrativi digitali erogati mediante sito e/o app e promuovere e completare il conferimento automatico di dati in formato aperto nella piattaforma Open Data regionale e nelle ulteriori piattaforme comunitarie e nazionali.
Le aree tematiche di azione sono sei.

Il primo riguarda i servizi e si pone l'obiettivo di migliorare la capacità di generare ed erogare servizi digitali; il secondo capitolo è dedicato ai dati e alla valorizzazione del patrimonio informativo; il terzo è incentrato sulla realizzazione di piattaforme tecnologiche. Si passa poi alle infrastrutture digitali, all'interoperabilità tra i sistemi, garantendo anche maggiore qualità e sicurezza. Infine, il potenziamento della sicurezza delle infrastrutture tecnologiche e delle piattaforme applicative.

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