Una migliore fruibilità al Convento di Sant'Antonio sarà il primo pensiero sulla scrivania di Angelo Michele Raguso, di recente nominato delegato soprintendente, con un'esperienza trentennale accumulata nelle precedenti configurazioni della Soprintendenza Nazionale per il Patrimonio Culturale Subacqueo, con uffici a Taranto, Olbia e Venezia, e competenze di Archeologia, Belle Arti e Paesaggio in provincia di Taranto. Il direttore generale Archeologia, Belle Arti e Paesaggio, Luigi La Rocca, appena è definitivamente terminato l'incarico di Barbara Davidde a gennaio, ha avocato a se la direzione e delegato il funzionario archeologo subacqueo, restauratore e conservatore, conferendogli il compito di portare avanti le attività in corso, fino all'individuazione di un nuovo dirigente soprintendente, tramite il corso-concorso nazionale.
I progetti
I progetti conclusi, avviati o in previsione, sono citati nel bilancio triennale pubblicato sul sito internet, www.patrimoniosubacqueo.it, ed a breve potrebbero partire incontri con scrittori: «Sono stato delegato a garantire la funzionalità della struttura - risponde il delegato soprintendente Raguso, incontrato nella sede di città vecchia al Convento di San Domenico, in via Duomo - intanto, penso di potenziare la fruibilità del Convento di Sant'Antonio - seconda sede, in via Viola - organizzando una serie di conferenze con autori, tipo Gianrico Carofiglio, Maurizio Molinari, Luciano Violante, fra aprile e giugno, perché il monumento merita fruizione e conoscenza». La mostra “Recuperati dagli abissi” sarà visitabile fino a fine giugno e prolungata e, sempre al Convento di Sant'Antonio, si avvia forse verso la conclusione e la consegna il pon, programma operativo nazionale Fesr 2014/2020: «Avevo proposto - racconta - di farlo diventare un centro culturale di riferimento, avendo lì depositi, biblioteca, laboratorio di restauro, ex Croce Rossa ed ex Braccio Femminile. Questi edifici sono stati oggetto di restauro finalizzato alla realizzazione di una foresteria. La sede deve essere aperta agli studiosi. I materiali devono passare nei depositi ed essere restaurati, vissuti, goduti, studiati, esposti in mostre temporanee, di 6 mesi, possibilmente itineranti, all'estero». I lavori riguardano: foresteria aperta a 12 studenti, italiani o stranieri, tutor e soprintendente; edificio dedicato all'archeologia subacquea nell'ex Braccio Femminile, con materiali di provenienza subacquea e laboratori dedicati; aule ed aree espositive (realizzate con i fondi per l'efficientamento energetico).
In dirittura d'arrivo
Tra i progetti in dirittura di arrivo si segnalano tre cantieri: la prossima settimana, le trattative negoziate con le società di archeologia e scavi al Castello Aragonese, tra i “Grandi Progetti Beni Culturali”; in contemporanea, il “Viadotto a Masseria Vicentino”, a Grottaglie, (fondi Pnrr); subito dopo, restauro e valorizzazione all'Acquedotto del Triglio.