Dalla cassa integrazione straordinaria alla campagna elettorale: Massimo Battista, operaio dell'Ilva e consigliere comunale uscente, si candida a sindaco di Taranto per le comunali della prossima primavera per la lista «Una Citta per cambiare Taranto», che aveva fondato sedendo tra i banchi dell'opposizione dopo aver lasciato il Movimento Cinque Stelle, e per le liste civiche «Periferie al centro» e «Taranto città normale». Nelle amministrative di cinque anni fa ottenne 965 preferenze e fu il più suffragato tra i pentastellati, che lasciò nel settembre 2018 per divergenze con l'allora vicepremier Luigi Di Maio sul caso Ilva.
Battista è il quinto candidato
È il quinto candidato sindaco che si propone dopo il primo cittadino uscente Rinaldo Melucci per la coalizione di centrosinistra (che recentemente ha incassato il sostegno proprio del M5S) denominata «Ecosistema Taranto 2022», l'ex Pd Walter Musillo per il centrodestra e pezzi del centrosinistra che hanno contribuito alla caduta anticipata dell'amministrazione Melucci, l'avvocato Egidio Albanese per il movimento politico «La voce di Taranto» e il giornalista Luigi Abbate per la lista «Taranto senza Ilva».