Bagni pubblici chiusi nella villa comunale: «I bimbi costretti a fare la pipì nelle aiuole»

"È realmente al limite dell’indecenza vedere i papà e le mamme che portano i bimbi a fare i bisogni come i cagnolini"

Bagni pubblici chiusi nella villa comunale: «I bimbi costretti a fare la pipì nelle aiuole»
di DIno MICCOLI
3 Minuti di Lettura
Martedì 28 Marzo 2023, 21:18 - Ultimo aggiornamento: 21:19

“Mi scappa la pipì papà”. Ironizza e protesta vibratamente “Insieme per Carosino”, sulla chiusura dei bagni pubblici della villa comunale. E la protesta sale a livello istituzionale attraverso le parole del capogruppo Pamela Archivio, seduta tra le forze di opposizione, intervenuta su quella che «è una carenza igienica oramai perenne nel parco comunale per il quale l’amministrazione Di Cillo ha speso soldi montando un grande interesse intorno all’opera. Abbiamo da subito chiesto che i bagni fossero aperti, a ottobre lo abbiamo sottolineato ma le risposte sono state per nulla esaustive sul piano della concretezza». 

In realtà la gestione dei bagni è stata affidata ad una associazione che curerebbe gli orari di apertura in maniera del tutto personale, stando alla denuncia del problema illustrato dalla stessa Pamela Archivio. «Siamo nell’indecenza.

I bagni in villa quando si devono aprire? È realmente al limite dell’indecenza - incalza Archivio - vedere i papà e le mamme che portano i bimbi a fare la pipi’ (come i cagnolini) nell’erba dietro ai giochi alla presenza di tutti. I bagni vanno aperti subito. Sono un bene e un servizio indispensabile».

Le polemiche

La giunta guidata dal sindaco Onofrio Di Cillo in questo modo si trova ancora una volta al centro di polemiche che partono a vario titolo dalle forze di opposizione che sembrano essere allineate sull’addebito che più frequentemente viene fatto al sindaco stesso e ai suoi assessori, vale a dire la scarsa volontà di fornire risposte senza ricorrere a distanza a sterili “botta e risposta” attraverso i social. Dal canto suo Di Cillo - sempre attraverso i social, affidandosi a “Carosino Adesso” e alle figure con incarichi di riferimento- fa sapere che «sono state date le risposte come risulta dagli atti», almeno questo relativamente alla questione del tratto della strada Carosino-Francavilla e che i consiglieri di opposizione (che in queste ultime ore stanno animando il dibattito agitando la protesta) puntualmente verrebbero informati in consiglio comunale.

Come atto di difesa, Di Cillo paventa l’ipotesi della demagogia. Su quest’ultima vicenda “urlata” da Pamela Archivio, le origini sono ben più profonde proprio perchè l’osservazione dei bagni chiusi del Parco Comunale venne fatta a poche ore dall’inaugurazione dello stesso parco. D’altronde per comprendere bene perchè si protesta sui bagni pubblici nella riqualificata villa comunale, basterebbe convenire sul fatto che la stessa rappresenti per le famiglie del paese un luogo importante quasi “sacro” perchè lì sono state cresciute intere generazioni ed è proprio in quel posto che le nuove leve, mamme e papà solerti, chiedono decoro e rispetto assoluto, bagni pubblici compresi.

© RIPRODUZIONE RISERVATA