Il Taranto di Capuano non si pone più limiti: in tre mesi 26 punti toccando il secondo posto

Marzo può rivelarsi cruciale nella lotta per conquistare il miglior piazzamento playoff

Il Taranto di Capuano non si pone più limiti: in tre mesi 26 punti toccando il secondo posto
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Martedì 27 Febbraio 2024, 19:13 - Ultimo aggiornamento: 19:15

Nastro da riavvolgere: esattamente tre mesi fa, il Taranto perdeva in casa contro la Casertana incassando anche i primi fischi stagionali da parte del pubblico dello Iacovone, contrariato dopo l’ennesimo scontro diretto d’alta classifica non vinto. Umore diametralmente opposto sul finire di febbraio: i rossoblù, da quel 27 novembre, hanno perso soltanto a Messina e, nel mentre, conquistato 26 punti tali da far cambiare l’obiettivo in corso d’opera. O, meglio, da renderlo noto senza eccessivi giri di parole: il Taranto, adesso, non si pone più limiti. Contro il Catania si è assistito all’ennesima prova di forza da parte degli ionici, capaci di superare una formazione dal valore economico-finanziario decisamente superiore privi del loro capocannoniere, Mamadou Kanoute, che domenica prossima tornerà regolarmente in campo dopo aver scontato il turno di squalifica.

Capuano, però, ha ricevuto le giuste risposte da parte di alcuni degli altri attaccanti dell’organico: ottima la prova offerta da De Marchi, autore anche del gol decisivo segnato, per di più, sotto la Curva Nord, si è mosso bene pure Simeri che, nel mentre, ha sostituito l’ex Padova e di una prestazione d’alto livello è stato protagonista anche Fabbro che, sull’out di destra, ci ha messo impegno e abnegazione. Dimostrazione che il Taranto non è Kanoute-dipendente nonostante il centravanti senegalese rimanga il punto di riferimento della rosa in termini di approccio e soprattutto realizzativi. Capitolo a parte, invece, merita Bifulco che, contro il Catania, non è riuscito a rendersi protagonista di una prova all’altezza della situazione: pur rimanendo in campo per 90’, da un calciatore del suo calibro ci si aspetta molto di più anche perché, a gennaio, Capuano ha fatto di tutto per trattenerlo nella Città dei due Mari considerando il forte pressing di alcune società, su tutte il Foggia che, come pedina di scambio, proponeva Schenetti. Tra gli obiettivi del tecnico del Taranto vi è anche quello di rigenerarlo in modo tale che possa essere decisivo sempre e non soltanto a corrente alternata.
Tornando agli obiettivi, è chiaro ed evidente che il Taranto ha tutte le carte in regola per competere per la Serie B: guardando la classifica, infatti, a prevalere, finora, sono state le idee piuttosto che gli investimenti. Juve Stabia e Picerno “primeggiano”, Benevento, Avellino e Catania, dal canto loro, sono state “costrette” a cambiare allenatore per provare a salvare una stagione nella quale, da tutte, ci si aspettava di gran lunga di più.

Il mese di marzo, però, offrirà le giuste risposte perché il Taranto scenderà in campo sei volte: Turris, Virtus Francavilla e Brindisi sono le compagini paradossalmente più complicate da affrontare considerando che puntano a conservare la categoria, Juve Stabia e Casertana non necessitano di particolari presentazioni e gli stimoli, in partite del genere, vengono in automatico e la mina vagante Sorrento rappresenta un avversario da prendere con le pinze visto le ottime performance fin qui messe in mostra dalla squadra guidata dall’ex Maiuri.

La squadra, intanto, nella giornata di oggi riprenderà ad allenarsi per preparare la trasferta di Torre del Greco in programma domenica prossima allo stadio Liguori (ore 18.30). Capuano, proprio da quell’impianto, iniziò la sua seconda avventura tarantina: nel settembre 2022 si presentò da ultimo della classe, tra qualche giorno, invece, lo farà con il dichiarato intento di continuare a cullare quello che non è più solo un sogno, ma un reale obiettivo.

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