La ripartenza in Puglia: energia, grandi numeri per le rinnovabili

La ripartenza in Puglia: energia, grandi numeri per le rinnovabili
di Giuseppe MARTELLA
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Giovedì 28 Settembre 2023, 13:16

Riconversione green e rinnovabili. Asset fondamentali all’interno della nuova programmazione europea 2021/2027 per una Puglia sempre più “verde” e a meno emissioni inquinanti capace di produrre energia pulita in grado di generare ricchezza per il territorio. Bandi e misure importanti che corrono verso il sogno delle “emmissioni zero” con la volontà, come spiegano dalla Regione, di «spingere le imprese pugliesi verso il futuro, puntando sull’innovazione». E così nel 2030, secondo quanto fissato dal Piano nazionale integrato per l’energia e il clima, l’obiettivo minimo italiano sarà quello di implementare la produzione di energia pulita di 80 Gigawatt all’anno: di queste ben 7.3 Gigawatt dovranno essere prodotti in Puglia per quanto stabilito dal decreto “Sblocca rinnovabili”, al quale nelle scorse settimane sono stati tolti gli ormeggi dopo oltre un anno e mezzo di attesa con la firma del ministro dell’Ambiente e della Sicurezza energetica, Gilberto Pichetto Fratin.

Una corsa contro il tempo per una Puglia che a leggere le più recenti classifiche è la prima regione italiana per produzione di energia dal fotovoltaico (oltre 4mila gigawattora prodotti con appena 71mila impianti installati), seguita dalla Lombardia con quasi 3mila. Secondo l’ultimo rapporto stilato dal Gestore servizi energetici, del resto, quattro delle dieci province con la potenza più elevata sono pugliesi: Lecce, Foggia, Bari e Brindisi.
Su una somma complessiva prossima ai 5 miliardi 580 milioni di euro, poco più di 4 miliardi 426 di fondi Fesr e la quota rimanente ascrivibile al Fse+ prevista per la programmazione 2021/2027 dalla Regione Puglia, oltre 1 miliardo 261 milioni di euro sono destinati a bandi e progetti di “Economia Verde”, cifra alla quale si aggiungono ulteriori 88 milioni di euro per la mobilità urbana sostenibile. Azioni importanti e di impatto per le imprese e i cittadini da finanziare attraverso la messa in opera di Pia, Programmi integrati di agevolazione, Mini Pia, ossia Pacchetti integrati di agevolazione, rivolti a piccole, medie e grandi imprese, consorzi e reti di imprese con finanziamenti compresi tra uno e 50 milioni di euro.

I commenti

«Gli avvisi della programmazione 2021/2027 sono di ottima fattura – sottolinea Noemi Calogiuri, amministratore delegato della Energy Tecno Spa, società di servizi nel settore delle energie rinnovabili e dell’efficienza energetica con sede a Lizzanello, centro della provincia leccese a pochi chilometri dal capoluogo – ma si scontrano con la burocrazia. Gli interventi mirati all’utilizzo delle fonti pulite sono importanti, importante è comprendere che essi devono prima di tutto avere un impatto culturale sulle persone. I bandi dovrebbero essere accompagnati – continua Calogiuri – da una forma di “educazione energetica”, in modo che le azioni da porre in essere non siano viste come spese ma investimenti in grado di generare benessere e ricchezza».
L’ad di Energy Tecno sottolinea come gli interventi della politica non debbano essere rivolti ad agevolare in maniera esclusiva il consumatore finale ma l’intera filiera che produce energia pulita, la stocca e ne favorisce gli approvvigionamenti. «La Puglia ha un indice di producibilità altissimo – dice ancora Calogiuri – che può e deve essere sfruttato meglio anche avendo rispetto delle bellezze naturali, storiche e architettoniche dei nostri territori. Lo “Sblocca rinnovabili” del governo allarga le possibilità di utilizzo delle aree e soprattutto è interessante nella misura in cui parla delle possibili detrazioni, misure queste che fanno girare l’economia. D’altro canto – rimarca - parla per esempio delle comunità energetiche a una platea che non ha ancora idea di cosa siano queste possibilità».
Come immaginare la Puglia delle rinnovabili al termine della programmazione 2021/2027? «L’auspicio è che gli interventi posti in essere siano davvero fruibili per i cittadini. Se questo accade significa che l’economia gira e che le aziende che hanno deciso di fare impresa in un territorio ostico come quello pugliese – conclude l’amministratore delegato della Energy Tecno, Noemi Calogiuri – hanno fatto la scelta giusta».

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