La ripresa del Turismo anche grazie alle risorse Ue: il futuro è la sostenibilità

La ripresa del Turismo anche grazie alle risorse Ue: il futuro è la sostenibilità
di Rita DE BERNART
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Giovedì 28 Settembre 2023, 13:13

Il futuro è partecipazione. Ed è green. Sostenibile, sia a livello ambientale che a livello umano e sociale. Anche il comparto del turismo pugliese si apre alla sfida verde che sarà, sempre più, l’elemento fondante delle strategie e delle scelte. È il panorama internazionale a chiederlo: negli ultimi anni segnati da una emergenza, oramai per molti innominabile quasi per scaramanzia, è cambiato radicalmente il paradigma della vita, del lavoro, della vacanza. La ripartenza autunnale delle imprese pugliesi allora mette insieme l’esperienza acquisita e le nuove tendenze di mercato. Tramontati alcuni modelli, pur vincenti da un punto di vista economico ed imprenditoriale, il comparto segue le rotte del bike tour, degli eventi sportivi e convegnistici, della vacanza a contatto con il territorio. Strizzando l’occhio alle manifestazioni internazionali come la Coppa America per ospitarne una tappa. Ed ecco le sfide: turismo lento, servizi di qualità, economia circolare e, determinante, una nuova appetibilità del comparto dal punto di vista lavorativo. E d’altronde è questo il fil rouge che lega le misure della nuova programmazione dei fondi per 2021-2017, seguendo le linee guida comunitarie.

Il progetto

L’idea è quella di cucirsi addosso un nuovo abito e promuoversi come destinazione turistica sostenibile ma anche come destinazione lavorativa ideale per condizioni climatiche, salubrità dell’ambiente e qualità del lavoro. Un progetto ambizioso che non può prescindere da un lavoro di squadra, da una partecipazione delle associazioni di categoria al processo decisionale e alla costruzione della strategia; ma anche dalla formazione professionale e da una rieducazione al rispetto dell’ambiente come patrimonio comune. «Al netto di notizie che ci destabilizzano – dice Giancarlo De Venuto di Asshotel Puglia – il focus per il futuro è la partecipazione alla programmazione in cui dobbiamo sentirci più coinvolti nel mettere a punto le strategie di sviluppo del nostro comparto. La sfida è riqualificarsi in un momento difficile; tale riqualificazione del prodotto passa per le risorse umane. Ma oggi c’è una grande carenza di risorse e competenze; ed oltre questo manca anche la voglia di mettersi in discussione per formarsi. Dobbiamo pensare a nuovi canali perché tra qualche anno potremmo non avere più le persone per tenere in piedi le attività». E non è più solo neanche una questione economica. «Nel post pandemia – segue De Venuto- c’è una insoddisfazione generale e una difficoltà di conciliazione tra qualità della vita e lavoro. La nostra sfida è rendere più allettante la Regione anche da un punto di vista lavorativo per motivi, gastronomici, per la qualità della vita legata allo slow life dei piccoli borghi e del mare a due passi. Promuoversi come posto di lavoro ideale per viverci e rendere più appetibile anche il nostro settore. Dobbiamo essere pronti a cambiare marcia; credo che la sostenibilità, le politiche attive del lavoro e la tecnologia siano essere il leitmotiv».
Altra grande scommessa è quella di allungare il più possibile i margini temporali delle attività. La destagionalizzazione, eterno Godot. «Dobbiamo ripartire dal destagionalizzare i flussi – commenta Massimo Salomone, presidente del gruppo tecnico turismo di Confindustria Puglia. Questo significa puntare sul congressuale, turismo legato ai grandi eventi sportivi che muovono migliaia di persone e giovano all’occupazione delle camere nei mesi di bassa stagione. In particolare lavorare sul bike tour che può attrarre un grande numero di turisti anche in folti gruppi organizzati: un turismo di alto profilo che sceglie strutture di livello. Per farlo occorre anche ripulire le ciclovie e i sentieri e preparare il territorio, colmando le lacune. E poi i grandi eventi sportivi: anche questi vanno di pari passo con la sostenibilità che è il tema che ci sta a cuore. La Regione ormai si sta proponendo come luogo in cui si organizzano manifestazioni sportive importanti. Perché allora, in città come Taranto dalla assoluta bellezza, non immaginare di ospitare una tappa della Coppa America?».

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