Alberto Latorre: «Passione, ambizione e dedizione, così abbiamo costruito un'azienda vincente». L'intervista

Alberto Latorre: «Passione, ambizione e dedizione, così abbiamo costruito un'azienda vincente». L'intervista
3 Minuti di Lettura
Venerdì 20 Ottobre 2023, 17:50 - Ultimo aggiornamento: 23 Ottobre, 13:53

È tra i simboli migliori del “made in Italy” nel mondo. Sinonimo di professionalità, creatività ma soprattutto eleganza. La Sartoria Latorre di Locorotondo è una di quelle eccellenze che non ha mai perso un fattore: il cuore. Nata nel 1965 da papà Michele, sarto di professione e ancora molto presente, ora vede alla guida i suoi 4 figli ovvero Vito, Alberto, Luciano e Alessio che con impegno e caparbietà hanno reso l’azienda un brand conosciuto in quasi tutto il mondo con 110 dipendenti impiegati solo a Locorotondo. Abbiamo chiesto ad Alberto Latorre, brand manager dell’azienda, le ragioni di questo miracolo italiano.

Come una sartoria “artigianale” si è trasformata in un’azienda di carattere internazionale?
«Sicuramente la passione e la conoscenza del mestiere, con base artigiana, senza dimenticare la perseveranza perché le difficoltà nel corso degli anni sono state tante. Prima lavoravano solo per marchi terzi poi abbiamo pensato di avere una nostra identità e abbiamo creduto in modo importante di valorizzare il nostro marchio. Abbiamo creato così una rete distributiva che oggi vanta rappresentanze in buona parte del mondo».
Avete mercati particolari dove il vostro brand si afferma più che in altri posti?
«Siamo ben distribuiti in tutta Europa e nei paesi ex sovietici. Ma anche in Giappone e stiamo partendo col mercato canadese. Stiamo valutando di arrivare negli States, a New York. È un obiettivo che ci siamo preposti e con calma ce la faremo».
 

Quanto è difficile per un’azienda partire da Locorotondo e arrivare a certi livelli?
«Indubbiamente, come dico spesso, paghiamo mille chilometri di gap. Fare questo lavoro a Milano è decisamente più facile dato che è il cuore del mondo della moda. Anche per questo noi abbiamo aperto uno show room in via Manzoni. Abbiamo dovuto lavorare molto di più rispetto a marchi del nord. Ora il nostro brand è conosciuto per la sua qualità elevata. Ci abbiamo messo la vita e continuiamo a farlo, io e i miei fratelli, ognuno per i propri compiti». 
Siete tra le aziende più apprezzate del settore, ma arrivati a questo punto avete ancora un obiettivo da puntare e raggiungere?
«Nella vita non bisogna mai smettere di essere ambiziosi. Ma, badate bene, non per la fama di successo. Ma per consolidare e migliorare quello che si è fatto con tanti sacrifici negli anni. Penso a una serie di negozi di proprietà sparsi nel mondo che ci possano dare una luce diversa e una dimensione commerciale più importante. Che va oltre l’aspetto economico».

© RIPRODUZIONE RISERVATA