Le eccellenze di Bari. Oltre 12mila imprese attive: «Ma i giovani restino qui»

Le eccellenze di Bari. Oltre 12mila imprese attive: «Ma i giovani restino qui»
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Venerdì 20 Ottobre 2023, 17:38

Il settore manifatturiero a Bari vanta una storia non indifferente, e a tutt’oggi continua ad essere uno dei motori economici del territorio. Al secondo trimestre 2023, le imprese, nelle due province di Bari e Bat, sono 12.304 e stando ai dati Inps danno lavoro a 77mila persone. Nel 2022, secondo la Camera di Commercio, la manifattura in terra di Bari e Bat è mediamente cresciuta, come del resto in tutta la Puglia. «Un dato sorprendente – commenta la presidente della Camera di Commercio Bari-Bat, Luciana Di Bisceglie - data la situazione internazionale». Nello stesso anno in Puglia sono stati sfondati i 10 miliardi di euro di export Puglia per il quale il manifatturiero ha fatto la sua parte, anche se c’è da considerare che all’aumento dei valori corrispondeva un crollo dei volumi. Ma, nonostante i dati per il 2023 sembrino indicare quello che Di Bisceglie definisce «un raffreddamento», in quanto rispetto al secondo trimestre dell’anno precedente ci sono 275 aziende manifatturiere in meno, che significa anche la perdita di 700 addetti, «solo l’analisi di bilancio – spiega Di Bisceglie – ci farà capire con precisione le dinamiche in atto». Fondamentale è, nel futuro, che il settore manifatturiero barese torni «a muovere merci, a fare fiere e a far lavorare la logistica. Verso la Puglia, verso l’Italia e verso i mercati internazionali», conclude la presidente.
Ottimista sull’andamento del settore è Riccardo Figliolia, segretario generale Confimi, che sottolinea: «La manifattura a Bari ha una grande storia, ma anche un grande presente. È un settore importante che negli ultimi anni ha fatto grandi investimenti, sta competendo e sta combattendo con successo dopo aver superato la crisi finanziaria, il Covid, e i problemi legati alle materie prime e all’energia». Ciò che rende il manifatturiero barese un settore competitivo, secondo Figliolia, sono «le sue caratteristiche, grazie alla sua flessibilità ha reagito alle sfide, modificando business, mercati, offerte e filiere. A Bari abbiamo un manifatturiero diversificato, dove se non tira un settore tira l’altro. Abbiamo una manifattura che compete, in un sistema Italia che non accompagna». Uno dei grandi problemi, che sembra affliggere tutti i settori economici pugliesi, e che ha anche il manifatturiero, è la mancanza di personale. Su questo Figliolia spiega: «Dobbiamo far conoscere le nostre opportunità, così da convincere i nostri giovani a rimanere. Sapendo che c’è bisogno di formarsi bene, perché c’è bisogno di manodopera qualificata». «Il manifatturiero in Puglia esprime una fetta importante di Pil, ma negli ultimi vent’anni è stato trascurato – aggiunge Carmelo Rollo, presidente di LegaCoop Puglia -. Prova ne è il calo delle imprese (900 in meno tra il 2022 e il 2023). È un settore fondamentale per la nostra economia e lo sarà ancor più quando, in forza della recente modifica del contratto di programma, che prevede che una quota dei lavori deve essere affidata alle imprese del territorio, il tessuto locale ne gioverà inevitabilmente». Per aiutare le imprese e incentivare gli investimenti, Rollo aggiunge che «stiamo per far partire il Coopstartup, al fine di valorizzare idee imprenditoriali specifiche e promuovere startup cooperative accompagnandole nel percorso di nascita e realizzazione», perché «come Legacoop Puglia crediamo nel manifatturiero». Al momento ci sono alcune preoccupazioni per il settore legate ai recenti sviluppi internazionali. 
«Siamo preoccupati – sottolinea Sergio Fontana di Confindustria – per il possibile aumento dei prezzi delle materie prime di base. Oltre che per i possibili problemi logistici sul canale di Suez». In Puglia, comunque, conclude Fontana, «siamo temprati, siamo molto forti e capaci di andare in direzione ostinata e contraria per superare le difficoltà che ci troviamo di fronte».
«Nonostante siamo in una fase di leggera ripresa nel manifatturiero, si stenta a decollare a causa di una inflazione e di un costo del denaro in aumento – rimarca Francesco Sgherza di Confartigianato Puglia -. Viviamo delle incertezze, anche se il Pnrr ci sta aiutando. Il manifatturiero sta facendo la propria parte, fondamentale che non ci siano situazioni di incertezza che possono frenare».
 

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