«Lungomare di rifiuti» a Bari: le proteste dei bagnanti e il “blitz” di Decaro

di Elga MONTANI e Samantha DELL'EDERA
Martedì 4 Luglio 2023, 05:00 - Ultimo aggiornamento: 5 Luglio, 12:55 | 2 Minuti di Lettura

La denuncia

E proprio dal litorale di San Giorgio, pochi giorni fa, era arrivata una denuncia della stessa Amiu che aveva condiviso le immagini di un tavolo da biliardo abbandonato di fianco ad uno dei cassonetti presenti. A nulla sembra essere servito l’appello della stessa società che rivolgendosi a chi aveva compiuto quel gesto aveva scritto: «Non conosci il rispetto: non hai rispetto per la tua città, per i tuoi concittadini, per i nostri operatori e per il nostro lavoro. Bari è una città bellissima che viene costantemente umiliata da gente come te». E sempre Amiu, nella giornata di domenica, ha voluto condividere un altro gesto di assoluta inciviltà, accaduto in piazza Risorgimento, dove ignoti hanno pensato bene di abbandonare una sedia in cima ad una fontana. Il sarcasmo di Amiu non è mancato nemmeno in questa occasione arrivando a definire il gesto come un «monumento all’inciviltà» non certo «arte contemporanea». «A prima vista questa in piazza Risorgimento potrebbe sembrare un’installazione di arte contemporanea – proseguiva la nota di Amiu -. Magari qualche critico potrebbe coglierne il significato nascosto, leggerne le potenzialità espressive, sottolinearne il valore artistico. Ironia a parte, questo è sì un monumento, ma all’inciviltà. Perché solo un (o una) incivile può fare questo». «Quella sedia è un rifiuto ingombrante, che è stato abbandonato lì senza alcuna logica, senza alcun motivo, senza alcun rispetto – prosegue Amiu -. Il rispetto che si deve al nostro lavoro ma, soprattutto, il rispetto che si deve alla nostra città. Non servono altro che una telefonata e un po’ di senso civico per una Bari più pulita, vivibile e bella».

Una lunga serie di episodi che dovrebbero far riflettere, e far capire ai cittadini che certi comportamenti non fanno che penalizzare prima di tutto loro stessi, costretti a vivere nei loro stessi rifiuti, ma anche far capire ad Amiu e all’amministrazione comunale che forse qualcosa ancora non va in come viene gestita la questione rifiuti in città. Lo scorso anno era stato presentato un piano per l’estensione della raccolta differenziata a domicilio in altri quartieri, a cui si sarebbero aggiunte isole ecologiche intelligenti dove invece non era possibile farlo. Tutto questo non è ancora stato realizzato, anche se si sta cercando di fare una lotta contro l’abbandono indiscriminato di rifiuti ingombranti. Ma al momento sembra ancora di essere don Chisciotte contro i mulini a vento.

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