Comunali a Bari, duello Laforgia-Leccese, la sfida è a tutto campo. «Ai gazebo il 24? Si può»

di Beppe STALLONE
Sabato 2 Marzo 2024, 07:05 - Ultimo aggiornamento: 4 Marzo, 14:28 | 3 Minuti di Lettura

Primarie

«I baresi si chiedono: ci saranno o no?», domanda il direttore Enzo Magistà, soprattutto alla luce dei 130 arresti e di tutto ciò che è venuto fuori su voto di scambio e mani dei clan sulla politica. Insomma, «in questo clima avvelenato si possono fare le primarie, è necessario, avete pensato che potete correre dei rischi?».
Risponde Vito Leccese: «Questa vicenda giudiziaria non era preventivabile e prevedibile nelle dimensioni di cui ha parlato la stessa Procura antimafia. Sono molto preoccupato prima che come politico e manager pubblico, come cittadino. Sono contento che la magistratura abbia fatto emergere una situazione di questo tipo, nonostante gli sforzi fatti dall'amministrazione. Negli anni 90 la criminalità organizzata bruciava i teatri, faceva saltare le aziende, in questi anni ci eravamo illusi che la città si fosse liberata. Il risveglio di lunedì è stata amaro. Crea un danno reputazionale alla città, soprattutto se vengono strumentalizzate certe situazioni sul piano politico e elettorale. Il procuratore Rossi è stato chiarissimo, ha detto che l'amministrazione comunale è pulita, l'evento è circoscritto. Il mercimonio della democrazia non è un fatto di cui veniamo a conoscenza oggi, c'è stato anche nel passato. Mi preoccupo tantissimo. Bisogna individuare il sistema migliore. Questa coalizione è molto larga. La risposta migliore è dare una dimostrazione di democrazia e di vincere su questi fenomeni».
Laforgia: «Io non sono preoccupato, ma preoccupatissimo e lo dico da tempo. Su una cosa non sono d'accordo con Leccese: non è vero che ci siamo accorti lunedì che a Bari c'è il voto inquinato. Le primarie del 2014, quelle del 2019...basta farsi un giro dei social e sapere che c'è un problema. Che differenza c'è fra primarie ed elezioni ordinaria? Le primarie non sono normate, almeno in Puglia. Ma abbiamo un problema in più, se uno offre soldi davanti ai seggi ed è appartenente alla criminalità, è voto di scambio politico-mafioso. Le primarie sono fai da te e quindi sono a rischio, non sono uno strumento adatto. Dice bene Vito che il problema riguarda la democrazia. Le persone vanno sempre meno a votare, ciò significa che meno sono le persone che votano, tanto più il voto è condizionabile. Per cui dall'inizio ho detto che le primarie non si dovevano fare. E poi ho detto una cosa diversa: facciamo le unitarie, con voto elettronico, pre-registrazione, identificando in modo certo l'elettore. Sono sicuro di non voler fare le primarie, sono disponibile a fare una consultazione che ci consenta di restare tutti dalla stessa parte. Se si vota bisogna farlo con regole diverse da quelle utilizzate nel passato. Chi dice che non c'è motivo di cambiarle vuol dire che non si rende conto di ciò che è successo lunedì e di ciò che è già successo negli anni passati e l'unica cosa che la politica non può fare è guardare dall'altra parte».

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