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La salumeria senza tempo, «Con le idee della mamma»
L’attività, nata come salumeria, si trova a Santo Spirito dal 1968, sempre nello stesso posto, in via Napoli. Ad aprire il locale sono stati i genitori delle attuali titolari, e il nome “Salumeria-Gastronomia Paparella” lo si deve al cognome della mamma Anna. Insieme a suo marito, che all’epoca faceva il rappresentante di zona per la Galbani decisero di aprire l’attività. Come detto all’inizio era una semplice salumeria, ma poi nel tempo si è evoluta anche per continuare a vivere e si è in qualche modo adeguata al mercato. L’intuizione, anche in questo caso, fu di mamma Anna che decise di iniziare a vendere anche dei piatti pronti oltre ai prodotti tipici della salumeria. «La nostra salumeria è nata nel 1968, l’hanno aperta mia madre e mio padre. Era intestata a mia madre perché mio padre ancora lavorava alla Galbani, e il nome è poi rimasto sempre lo stesso», a raccontare la storia del negozio è Rosa di Bari, figlia di Anna, che ora porta avanti l’attività di famiglia insieme alla sorella Patrizia. «I miei genitori hanno portato avanti l’attività fino al 2009, in quanto poi mia madre si è ammalata – prosegue – e in quell’occasione siamo subentrate noi». L’attività è nata come salumeria – spiega – in quanto mio padre faceva il rappresentante per la Galbani sulla zona di Santo Spirito. Poi era venuta fuori questa possibilità e si sono lanciati in questa attività. Da salumeria specializzata si è poi evoluta. Mia madre ha avuto l’idea di iniziare a preparare qualcosa di pronto. Ha iniziato da una lasagna, una parmigiana, e una patate, riso e cozze. Da queste tre teglie tipiche siamo piano piano andati avanti, inserendo man mano altri prodotti di gastronomia. Fino ad arrivare ad oggi, un momento in cui la gastronomia è diventata protagonista ed è il nostro “traino”, anche se continuiamo ad avere una salumeria specializzata».
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