Settembre, le previsioni sul turismo: «Ma in Puglia mancano i bagnini per i lidi»

Settembre, le previsioni sul turismo: «Ma in Puglia mancano i bagnini per i lidi»
di Giuseppe MARTELLA
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Sabato 2 Settembre 2023, 05:00 - Ultimo aggiornamento: 3 Settembre, 18:50

Un settembre in chiaroscuro per imprenditori balneari di Puglia. L’ultimo mese dell’estate coincide con un momento che mette insieme un primo resoconto e le aspettative verso la parte finale della stagione, tra buone sensazioni e qualche problematica che rischia di creare difficoltà importanti. «Esiste una questione dirimente – le parole di Giuseppe Mancarella, presidente di Federterziario Balneari e direttore dello stabilimento Il Trampolino a Bari – che può inficiare tutto, l’assenza dei bagnini di salvataggio. Un’emergenza che abbiamo denunciato da tempo, ma che in questo periodo dell’anno può portare molte attività a chiudere i battenti in anticipo e nonostante le buone previsioni meteorologiche e quelle relative all’affluenza». La mancanza del personale di salvamento è una delle beghe più gravi che il settore deve affrontare: «Gli imprenditori cercano in qualche modo di affrontarla, ma non è semplice. E se a Bari per decisione delle autorità competenti – continua Mancarella – il bagnino è obbligatorio soltanto durante il fine settimana, in altre zone della Puglia la sua presenza è necessaria sempre e questo genera disagi nelle aziende così come negli utenti. È una situazione che va risolta in maniera concreta e definitiva». Volgendo lo sguardo alle prossime settimane, il direttore dello stabilimento bareseconclude: «È il periodo che viene a riguardare in particolare il turismo proveniente dall’estero e nel fine settimana quello di prossimità e di vicinato. La speranza è che si possa recuperare in qualche modo un giugno maltrattato dal maltempo». 

Le voci

In un settembre che possa chiudere in maniera positiva una stagione complicata spera anche Alfredo Prete, titolare di Lido York a San Cataldo, marina leccese. «Il mese appena iniziato è da sempre particolare. Inizia un periodo con prezzi più contenuti e che utilizzato dalle famiglie nel corso dei weekend e dai turisti provenienti in particolare dal Nord Europa che da sempre hanno scelto maggio e giugno e settembre – ricorda Prete – come i mesi delle loro vacanze. Speriamo siano settimane di lavoro e soddisfazione». Nel suo stabilimento Prete ha attivato una serie di promozioni: «Un modo per stemperare i toni dell’ultimo periodo, quando si è fatto un gran parlare degli aumenti delle strutture pugliesi, prima che si passi a una analisi attenta e precisa di quella che è stata la stagione estiva 2023. Mesi complicati prima per le condizioni meteorologiche – continua l’imprenditore leccese – e poi per i rincari che hanno colpito la classe media. Pensare di raffrontare i numeri di quest’anno con quelli di 2021 e 2022 sarebbe sbagliato, sono flussi che non potremo mai più accogliere, il confronto va fatto sul 2019». Sperando che settembre regali soddisfazioni, Alfredo Prete ricorda e chiude: «Sullo sfondo resta la questione delle concessioni, siamo in un ritardo imbarazzante e che probabilmente non potrà essere sanato. Non sappiamo cosa potrà essere». 
Di un mese notoriamente molto delicato parla anche Fabrizio Santorsola, vicepresidente Fiba Puglia e titolare di Lido Santos a Savellestri, frazione della brindisina Fasano. «Settembre è dedicato alle persone più avanti con l’età che non hanno particolari impegni di lavoro o prole in età scolare e che provengono dall’estero.

Si tratta di clienti medio-alto spendenti a fronte di un momento della stagione che vede ancora i prezzi non troppo calati». Santorsola solleva una situazione che in qualche modo frena l’affluenza dei turisti nei lidi e negli stabilimenti balneari: «Sempre più spesso le strutture ricettive organizzano per i loro clienti tour che portano le persone nelle città d’arte e nei centri storici e per loro il mare è meno attrattivo». E rimarca: «Questo non sta a significare che non si lavori, ma storicamente non c’è da aspettarsi grandi numeri considerando anche come diverse strutture chiudano con l’avvio dell’anno scolastico». La conclusione del titolare del Santos: «La speranza è che settembre vada a contrastare nel migliore modo possibile un giugno che è stato devastante soprattutto a causa delle basse temperature».

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