Piano spiagge senza uomini, i sindacati di polizia: «E' una farsa»

Piano spiagge senza uomini, i sindacati di polizia: «E' una farsa»
di Nicola QUARANTA
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Giovedì 14 Agosto 2014, 10:39 - Ultimo aggiornamento: 10:42

Task force contro i “Vu cumprà” sulla spiaggia: i prefetti danno seguito alla direttiva del ministro Angelino Alfano ma al tempo stesso contano le forze in campo e fanno i conti con le emergenze: quelle stringenti.

Dal fronte caldo degli sbarchi di immigrati nei porti di Brindisi e Taranto alla gestione dell'ordine pubblico lungo il litorale salentino, nella settimana più a rischio della stagione estiva. «Guerra sulla sabbia? E con quali mezzi: non abbiamo le risorse per coprire l’ordinaria attività di servizio e dovremmo metterci a pattugliare gli ombrelloni? E’ una farsa», sbotta Benedetto Scarlino (Siap Lecce). «A prescindere dagli aspetti della direttiva che nel merito andrebbero contestati, vorremmo capire sulle spalle di chi dovrebbe gravare questa crociata, vista la carenza di uomini e mezzi in dotazione ai corpi polizia», puntualizza anche Antonio Ianne (Silp Lecce). In realtà, al di là delle legittime rivendicazioni di categoria, è sul fronte investigativo, che l'azione delle forze dell'ordine punta a dare un senso alla circolare ministeriale, tirando le fila attorno a indagini che inquadrano il problema delle attività abusive esercitate sulle spiagge come altrove nell'alveo degli affari gestiti, anche sul piano dello sfruttamento della manodopera, dalla criminalità organizzata.

Il lavoro in prima linea alle forze dell'ordine, dunque, proprio non manca: «E lo affrontiano a testa alta, nonostante da quattro anni il nostro comparto, stia risentendo dei tagli e della compressione degli stipendi più degli altri ambiti del Pubblico Impiego», lamentano i sindacati ed i CoCeR (Comparti Sicurezza, Difesa e Soccorso Pubblico).

Ma a margine dei Comitati provinciali per l'ordine e la sicurezza, gli ultimi dei quali tenutisi nella mattinata di ieri, i prefetti Giuliana Perrotta (Lecce), Umberto Guidato (Taranto) e Nicola Prete (Brindisi) hanno offerto ampie garanzie: la direttiva del ministro dell'Interno, esaminata con attenzione, sarà comunque eseguita, con la collaborazione di tutte le forze di polizia.

Questo in linea generale. Entrando nello specifico emerge un coinvolgimento più diretto, nella missione antiabusivismo, degli agenti municipali e della Guardia costiera. E' a loro, ad esempio, che la Prefettura di Lecce ha demandato un rafforzamento dell'azione di contrasto e prevenzione di tutti i servizi già coordinati in tema di lotta alla contraffazione, esonerando dal servizio coast to coast carabinieri, polizia e Guardia di finanza: non saranno prevalentemente loro ad inseguire sulla sabbia i venditori di collanine, parasole, salvagenti e braccioli. La Capitaneria di Porto per competenza territoriale, i vigili urbani per competenza di settore, saranno i paladini del made in Italy.

«Serve maggiore sicurezza sulle spiagge. Gli italiani sono stanchi di essere insolentiti da orde di “vu cumprà”. Dobbiamo radere al suolo la contraffazione», aveva tuonato il ministro degli Interni nel corso di una conferenza stampa promossa presso il comando regionale di Roma della Guardia di Finanza per presentare il Piano sicurezza ed illustrare la circolare indirizzata a prefetti e questori, concepita al fine di rafforzare i controlli contro l'abusivismo sulle spiagge.

Tra i primi in Puglia a prendere in esame la direttiva del ministro Alfano, è stato il prefetto di Taranto, che già nella giornata di lunedì scorso si è fatto promotore del vertice straordinario, richiamando l'attenzione sulle direttive pervenute da Roma ed evidenziando i vari risvolti delle illecite fenomenologie dell'abusivismo commerciale e della contraffazione: elementi di turbativa che assumono dimensioni ancvora più preoccupanti nel periodo estivo, sopratutto nelle località a forte vocazione turistica:

«E' stato disposto – spiega in una nota la prefettura jonica – un ulteriore rafforzamento dell'azione di contrasto e prevenzione e di tutti i servizi già coordinati in più riunioni del Comitato provinciale per l'ordine e la sicurezza pubblica». Risposta sintetica e formale, dunque. Pari a quella che indirizzerà al ministero anche la prefettura di Brindisi, già alle prese da giorni con la paralisi dei collegamenti con la Grecia (a terra i cinquemila viaggiatori che avrebbero dovuto imbarcarsi sulla nave Larks, ferma da giorni a Igoumenitsa per un guasto) e costretta a farsi carico di una nuova emergenza: l'accoglienza di altri 750 migranti in arrivo stamane con la nave “Scirocco” della Marina militare impegnata nell'operazione Mare Nostrum. «E dunque a monte - spiegano i sindacati di polizia - il problema. E non è affrontando di petto l'ultimo anello della catena che si toglieranno alla criminalità risorse a basso costo».

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