Fitto replica all'ex premier: «Sei tu fuori dalla realtà. Partitino? Ti riferisci a FI»

Fitto replica all'ex premier: «Sei tu fuori dalla realtà. Partitino? Ti riferisci a FI»
di Francesco G. Gioffredi
4 Minuti di Lettura
Sabato 16 Maggio 2015, 10:44 - Ultimo aggiornamento: 13 Luglio, 23:25

Una cesura storica: per la prima volta a scortare Silvio Berlusconi in Puglia non c’era in questa due giorni Raffaele Fitto, né tantomeno c’erano le sue folte truppe. Il divorzio è chiassoso, tra il leader azzurro e colui il quale un tempo etichettò come «la mia protesi»: qualcosa a metà tra un delfino e un viceré regionale. Ma le macerie da fine impero hanno travolto tutto, persino la minima traccia del rapporto politico. La giornata di ieri ha certificato lo strappo, senza più tatticismi dialettici, né possibilità di ricucitura. Già prima delle cannonate dal palco di Lecce, Berlusconi - in una intervista pubblicata da Quotidiano - aveva sferrato l’attacco: «Fitto? Vuol dar vita a un partitino condannandosi all’irrilevanza».

L’eurodeputato, dopo aver varato la lista regionale “Oltre con Fitto” acquartierata su una trincea opposta a quella di Forza Italia, ha in cottura anche un soggetto politico nazionale, sulla scia del Conservatori europei, gruppo nel quale confluirà lasciandosi alle spalle il Ppe e cercando di accreditarsi come riferimento italiano della pattuglia continentale di destra conservatrice e liberale.

La replica alle stoccate berlusconiane piastrella tutta la giornata, tappa dopo tappa. «Partitino? Se fossi in Berlusconi - contrattacca già al mattino Fitto - sarei più attento, dopo il 3,7% rimediato da Forza Italia a Bolzano e il 4,2% a Trento.

Forse intendeva fare autocritica dopo quei modesti risultati di Fi...». In serata l’altro tracciante, dopo che dal palco leccese il leader azzurro ha accompagnato il ribelle alla porta: «Io fuori? Sei tu fuori dalla realtà. Fuori dalla rivoluzione liberale. Fuori dalle speranze del 1994. Peccato. Sei dentro un triste bunker nel quale ti sei voluto rinchiudere». Dichiarazioni che punteggiano le 48 ore in parallelo (rispetto al tour berlusconiano) di Fitto, imbastite con un calendario a ritmi serrati: comizi nelle piazze dei candidati della sua “Oltre” e bagni di folla.

Giovedì sera, al suo arrivo a Bari, Berlusconi aveva liquidato microfoni e taccuini con una battuta: «Fitto chi?». «Te lo spiego io chi sono», è la risposta affilata: «Caro Silvio, ormai ti sei abituato a dire una cosa e a farne un’altra. Prima dici “Nazareno” e “Forza Renzi”, e poi lo accusi di volere una deriva autoritaria. Prima dici Schittulli, e poi sostieni la Poli Bortone. Prima dici “centrodestra unito”, e poi lo dividi. Prima dici “Raffaele l’amico dei momenti difficili”, e poi “Fitto chi”? Ma per noi coerenza e memoria sono valori». E sul blog spunta il video-messaggio del 2014, campagna elettorale delle Europee poi sfociate in trionfo con Fitto: è lì che Berlusconi ricorda «Raffaele amico dei momenti difficili».

La mitragliata fittiana ieri, a margine delle iniziative di piazza, è stata incessante: «Sono addolorato dal dover constatare che Berlusconi stia scegliendo per se stesso un triste finale di partita. In Puglia, secondo l’ultimo sondaggio, la Poli Bortone rischia di arrivare quarta. In Europa, ha scelto di stare agli ordini della Merkel e di un Ppe a guida tedesca. Qui in Italia è stato usato e scaricato prima da Renzi e poi da Salvini, e si è chiuso in un bunker senza poter aggregare nessuno, oltre ai suoi dipendenti. Contento lui... Doveva essere una “rivoluzione liberale”, e invece finirà con una tessera onoraria del Pd per tutti i regali che Berlusconi ha fatto a Renzi, a Emiliano e alla sinistra. Sulle spalle degli elettori pugliesi e di chi vuole continuare a credere in un centrodestra vero».

Ma Fitto passa al setaccio e demolisce anche la due giorni berlusconiana in Puglia: «Dopo due giorni di flop evidenti a tutti, è andato annullando uno o due eventi, annullando le sue presenze, e nascondendo le immagini delle sedie vuote. Mi sembra che sia uno scenario paragonabile a quello che abbiamo visto in passato. Siamo di fronte a una conclusione pessima di un’esperienza politica e abbiamo necessità di mettere in campo un segnale di cambiamento, a partire da queste elezioni. Le regionali? Ha detto per mesi pubblicamente che Schittulli era il miglior candidato presidente della Regione, poi ha cambiato, poi ha detto su di me tutte le cose più “belle” del mondo. Adesso viene qui a insultare e a offendere. Mi sembra che Berlusconi abbia le idee un po’ confuse e di questo ne sono tutti un po’ convinti». È il sipario su un’epoca, è la resa dei conti.

© RIPRODUZIONE RISERVATA