Chiusura ospedali, Emiliano: "Anche a costo di insurrezioni. Nessun piano per direttiva Ue su medici"

Chiusura ospedali, Emiliano: "Anche a costo di insurrezioni. Nessun piano per direttiva Ue su medici"
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Venerdì 27 Novembre 2015, 13:16 - Ultimo aggiornamento: 20:11

"Questa legislatura deve mettere in sicurezza la sanità pugliese per i prossimi dieci anni, costi quel che costi, anche a costo di non essere rieletti, anche a costo di insurrezioni locali, anche a costo di litigare con l'intero consiglio regionale". Lo ha affermato il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, commentando con i giornalisti la dichiarazione fatta da lui ieri nella quale si è detto disposto a chiudere 25 ospedali pur di non aumentare le tasse.



"Noi abbiamo un piano di riordino varato dalla giunta Vendola - ha aggiunto - che fa una classifica delle capacità operative di ciascun ospedale. Più del 55% delle prestazioni dell'intera regione vengono fatte solo da 10 ospedali". "In qualche modo - ha concluso Emiliano - i cittadini hanno definito già quali sono le loro scelte, le loro priorità, le eccellenze e il loro contrario".

Per Emiliano, "c'è una condizione generale per cui gli operatori della sanità non possono, ogni mattina, arrivare in sala operatoria o in infermeria e trovare la novità che il governo, siccome aveva problemi, ha dovuto tagliare questo o quell'altro, impedendo programmazione e, sopratutto alle Regioni del Mezzogiorno che sono quelle più in crisi, di programmare il recupero". "Questo schema - ha rilevato - non può funzionare. Quindi, visto che il governo taglia le tasse, non possiamo fare il giochetto che poi noi dobbiamo riaumentarle. Questa non è politica ma è permutazione".

"Noi non possiamo aumentare le tasse - ha ribadito - e quindi dobbiamo riorganizzare i servizi anche a costi pesanti. Questo significa che ci sono potenzialmente 25 ospedali le cui prestazioni sono da verificare". "Nel frattempo - ha concluso Emiliano - è arrivata la diagnosi. L'istituto Sant'Anna ci ha consegnato i dati che presenteremo tra qualche giorno. Avrete, per la prima volta nella sanità pugliese, la performance di ciascun ospedale, cioè la capacità operativa di ogni reparto. In base a quello bisognerà prendere decisioni che coinvolgeranno pazienti, sindacati, dal consiglio regionale. Non intendo imporre nulla".

Per il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, "la cosa incredibile è che il governo, pur sapendo che la direttiva stava diventando operativa, non ha predisposto nessun piano di emergenza e siamo stati noi dalle Regioni a chiedere ai deputati pugliesi, che ringrazio, di fare gli emendamenti per sbloccare le assunzioni". Lo ha detto commentando con i giornalisti dell'entrata in vigore dei nuovi orari di lavoro per i medici che hanno diritto a 11 ore di riposo minimo tra un turno e l'altro. "L'applicazione della direttiva europea - per Emiliano - determina la necessità di nuove assunzioni che sono vietate alle Regioni in piano operativo come la nostra. E' quindi evidente la necessità di sbloccare le assunzioni per tenere i reparti aperti". Infine, Emiliano ha sottolineato che "non è possibile applicare il meccanismo" secondo il quale "la tassazione viene tagliata a Roma, violando il Patto per la salute che prevedeva che due miliardi in più sarebbero arrivati alle Regioni, e poi farle aumentare nelle province dell'impero".

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