Stop al vaccino AstraZeneca agli under 60, per le seconde dosi dovrà essere utilizzato Pfizer o Moderna. La Regione Puglia riorganizza la propria campagna vaccinale dopo la nuova indicazione arrivata dal Cts, intervenuto dopo le trombosi che hanno colpito alcuni giovani. In Puglia la situazione, però, non dovrebbe mutare troppo perché è vero che ci sono ancora da fare circa 300mila richiami, ma quasi nel 90% dei casi si tratta di persone già oltre i 60 anni. Gli under rappresentano una fetta minore: parliamo, soprattutto, di agenti delle forze dell'ordine e di poche migliaia di docenti e dipendenti scolastici rimasti in coda.
I dati
Secondo i calcoli della Regione, complessivamente gli under 60 che attendono il richiamo con AZ sono soltanto 37mila. Però, una rimodulazione delle dosi dovrà comunque esserci: le Asl sono state già chiamate a rivedere i propri piani per garantire i richiami agli under 60 con i vaccini Pfizer o, in alternativa, Moderna. Per tutti gli altri si proseguirà con AstraZeneca. «Siamo pronti ad attuare immediatamente le disposizioni del commissario Figliuolo su AstraZeneca.
La domanda
Il punto interrogativo riguarda la reazione dei cittadini: gli over 60 si sentiranno comunque sicuri ad essere vaccinati con il siero anglo-svedese? Il rischio di un nuovo rifiuto c'è e la Regione lo sta mettendo in conto. «Quello che noi sappiamo ha detto ieri mattina l'assessore alla Sanità, Pierluigi Lopalco, intervenendo a 24 Mattino su Radio 24 - anche se io non l'ho ancora letto su un documento ufficiale, è che gli eventi avversi si sono verificati sempre dopo la prima dose, ecco perché il ministero della Salute aveva comunicato che le seconde dosi andavano fatte con il vaccino AstraZeneca a prescindere dall'età».
Anche dal Cts ieri sono arrivate rassicurazioni: «Sappiamo che oltre i 60 anni gli eventi avversi sono estremamente rari, quindi la campagna comunicativa deve fornire rassicurazioni che nella popolazione di anziani il vaccino AstraZeneca protegge dal rischio di morte o patologie gravi comprese le trombosi legate alla Covid», ha detto il coordinatore del Cts Franco Locatelli alla conferenza stampa di aggiornamento sulla campagna vaccinale. «Tutta la comunità internazionale - ha spiegato Locatelli - sta apprendendo progressivamente una serie di notizie perché gli studi non sono paragonabili alle evidenze dell'applicazione nel mondo reale di questi vaccini. Infatti gli studi non avevano messo in evidenza eventi trombotici e gli stessi sono emersi solo nel tempo nella real life e ciò spiega perché inizialmente si era data un'indicazione per Az nei soggetti giovani, perchè mancavano indicazioni su anziani». Poi, ha concluso, «è stata cambiata l'indicazione sulla base delle evidenze».
Le parole del commissario
La decisione di somministrare Astrazeneca solo agli over 60 «avrà qualche impatto sul piano» vaccinale ma «sono sicuro che fra luglio e agosto riusciremo a mitigare questo impatto», ha assicurato il commissario per l'emergenza Francesco Figliuolo. Il ministro Roberto Speranza ha invitato tutti a continuare ad avere fiducia nei vaccini: «In questa fase ha evidenziato - continueremo ad utilizzare il vaccino AstraZeneca secondo le indicazioni e le raccomandazioni del Cts che tradurremo in maniera perentoria per l'utilizzo sui territori. La valutazione dei nostri scienziati sarà poi gradualmente aggiornata. Verificheremo l'evoluzione della campagna vaccinale, del quadro epidemiologico ed anche le opportunità di acquisto rispetto all'iniziativa europea di acquisti condivisi per la prossima annualità. Ma in questo momento noi continuiamo ad utilizzare il vaccino AstraZeneca nelle modalità indicate dalla raccomandazione del Cts».