Poli: «Volevano farmi fuori ma ci sarò e niente sconti»

Poli: «Volevano farmi fuori ma ci sarò e niente sconti»
di Paola COLACI
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Martedì 28 Maggio 2019, 09:23 - Ultimo aggiornamento: 09:25
«Ogni sforzo per mettermi all'angolo è stato vano. Se lo potevano risparmiare. Saremo presenti in Consiglio comunale, e possono starne certi, non faremo sconti a nessuno». Adriana Poli Bortone arriva nel suo comitato elettorale di Via 95° Reggimento Fanteria poco dopo le 18. E dal quartier generale delle sue Civiche Unite commenta i primi dati che arrivano dalle sezioni. Seppure a quattro ore dall'inizio degli scrutini lo scenario sia ancora in continua evoluzione, un dato è certo: se il nuovo sindaco di Lecce è Carlo Salvemini, il risultato incassato dalle quattro liste che sostengono la senatrice si attesta tra il 9 e il 10%.
Un risultato che la colloca al terzo posto, dopo il candidato del centrodestra Saverio Congedo e quella coalizione dalla quale la Poli Bortone aveva divorziato dopo la decisione del centrodestra di ricorrere alle Primarie. «Primarie che sembravano un escamotage per farmi fuori», ci tiene a sottolineare sin da subito. Uno strumento che l'ex sindaco non ha mai accettato, preferendo piuttosto la corsa in solitaria con quattro liste. E a metà scrutinio, quando i voti di 55 sezioni su 102 sono ormai ufficiali, la lista Adriana Poli Bortone Sindaco ha già incassato il 5,11% delle preferenze, la Fiamma Tricolore lo 0.68%, il Movimento Popolare Leccese è all'1% mentre Giovane Lecce è allo 0.42%. Dati parziali che, ovviamente, hanno trovato conferma nella notte.
Una somma di percentuali che le consente di superare il Movimento 5 Stelle del candidato sindaco Arturo Baglivo e Sinistra Comune di Mario Fiorella. E di sedere di diritto in Consiglio comunale dove annuncia già: «La nostra sarà una presenza di peso e dove non faremo sconti a nessuno». E dove con buona probabilità non sarà da sola a rappresentare il suo terzo polo, ma potrà contare sulla presenza del neo consigliere Gianpaolo Scorrano.
Si vedrà. Per la senatrice, tuttavia, questo è il momento di togliersi più di qualche sassolino dalla scarpa. Dito puntato ancora una volta, dunque, contro una parte di quel centrodestra tradizionale contro il quale ora la Poli Bortone avanza più di un sospetto di trasformismo: «Abbiamo capito che c'è stato anche chi ha fatto ricorso al voto disgiunto. Del resto, basta dare un'occhiata alle schede elettorali per rendersi conto che il presidente della Regione Michele Emiliano ha già avviato la sua campagna elettorale in vista delle regionali del prossimo anno precisa non senza una punta di ironia ma si è anche capito che la città ha deciso, per la seconda, di sbarrare la strada a questo centrodestra che ha candidato Congedo. I cittadini sono evidentemente delusi da anni di governo a tratti arrogante e disattento nei confronti delle tante emergenze e dei tanti bisogni delle persone, e ben più interessato a ricoprire cariche e occupare poltrone». E sempre all'indirizzo di quel centrodestra, in testa il senatore della Lega Roberto Marti, che ora le addossa parte della responsabilità della sconfitta, la Poli risponde gettando benzina sul fuoco: «Non sono responsabile della loro spaccatura. A monte c'è solo una miopia politica. Questo centrodestra è sfaldato al suo interno e non ha saputo fare una seria analisi politica interna. Peccato. Poteva andare diversamente».
Ma la senatrice ne ha anche per il neo sindaco Salvemini e per la sua amministrazione di centrosinistra: «Noi siamo persone di destra e non abbiamo mai cambiato bandiera è la premessa doverosa del neo consigliere comunale -  Alla guida della città ora c'è un'amministrazione di sinistra che a me non piace. E Salvemini adesso si dovrà assumere tutte le responsabilità di guidare una città con un bilancio ingessato. Staremo a vedere che tipo di sviluppo le vorrà dare». Infine, un ringraziamento commosso alla sua squadra di candidati consiglieri e liste che l'hanno sostenuta: «In primis i ragazzi di Io Sud Giovani che, nonostante l'esclusione, hanno continuato a lavorare con entusiasmo e passione ci tiene a sottolineare la Poli Bortone Ma anche Antonio Lamosa, Ugo Lisi e tutti coloro che ci hanno creduto sino alla fine. Una fine che, ne siamo certi, sarà un nuovo inizio».
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