Petizione sul web, centinaia di adesioni: «La Regione intervenga»

Un treno delle Sud Est
Un treno delle Sud Est
di Valeria BLANCO
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Venerdì 1 Luglio 2016, 08:24 - Ultimo aggiornamento: 16:23
Due ore e due cambi sotto il sole: nasce da un’esperienza personale negativa - non la prima, ma di certo quella che ha fatto esaurire la pazienza - la decisione di Maria Cristina Mariano, 29enne di Otranto, di lanciare una petizione per dare uno scossone e far “ripartire”, letteralmente, il sistema dei trasporti nel Salento, soprattutto a sud di Lecce.
 
La petizione, lanciata qualche giorno fa su Change.org, è indirizzata al presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano e all’assessore ai Trasporti Giovanni Giannini ed ha raccolto qualche centinaio di adesioni. Questa, in sintesi, la richiesta: «Vogliamo un miglioramento dei trasporti, un aumento delle corse per riuscire ad adempiere alle nostre esigenze. Non vogliamo un’attività pari a quella delle grandi città, ma quanto meno un numero di corse tale da permetterci di muoverci senza dover perdere un’intera giornata per percorrere qualche decina di chilometri».
Il problema non è certo nuovo: i collegamenti tra il capoluogo e la periferia - inclusi centri di grande richiamo come Otranto e Gallipoli - sono già scarsi d’inverno. Se a questo si aggiunge che gli orari e il numero delle corse sono pensati ad uso e consumo degli studenti pendolari, e soprattutto che nei mesi estivi e la domenica molte corse vengono soppresse, il quadro è completo. «Non posso guidare e per spostarmi da Otranto a Lecce - racconta Cristina, ideatrice della petizione - ho sempre bisogno dei mezzi pubblici. Qualche giorno fa sono stata a Lecce per un colloquio di lavoro e, piuttosto che chiedere a un parente di venirmi a riprendere, ho deciso di prendere il treno. Sono salita a Lecce poco prima dell’una e, dopo il classico cambio a Zollino, la seconda sorpresa: a Maglie tutti giù dal treno perché le corse fino a Otranto, essendo finite le scuole, sono state soppresse. È necessario quindi aspettare il bus sostitutivo, affrontando i problemi di traffico e le code causate dai lavori sulla Statale. Per farla breve: due ore sotto il sole per percorrere i circa 50 chilometri che separano Lecce da Otranto».
Da qui, l’idea di puntare sulla forza di amplificazione della rete e dei social per lanciare l’ennesima richiesta di attenzione alla Regione. «Otranto e molti altri paesi dell'entroterra salentino - si legge nel testo della petizione - sono quasi completamente abbandonati a loro stessi dal punto di vista dei mezzi di trasporto. In particolare nella stagione estiva, ad eccezione delle linee della Salento In bus, molti treni sono stati soppressi per via della chiusura delle scuole. I pedoni, studenti universitari, lavoratori, ma anche turisti o chiunque abbia bisogno di spostarsi da un paese all'altro, o anche verso Maglie e Lecce, hanno bisogno di maggior servizio. Non tutti abbiamo a disposizione un'automobile o anche la patente per poterci spostare con i nostri mezzi di trasporto. Otranto è tra i maggiori paesi raggiunti dai paesi limitrofi per il mare, ma è anche quello più scomodo da raggiungere per via dei trasporti pubblici. Ferrovie Sud Est, tra l'altro mette ancora a disposizione locomotive vecchie e inadeguate. Di domenica i trasporti sono praticamente nulli. Vogliamo trasporti adeguati per riuscire ad adempiere alle normali esigenze quotidiane».
E i commenti di chi ha aderito a questo accorato appello - tanti anche i turisti non pugliesi, gli operatori e gli stranieri - non si contano. Ritardi, sovraffollamento, carenza di corse sono le lamentele più comuni. «Il diritto alla mobilità - sottolinea Marcello Greco - è un diritto funzionale ad altri diritti costituzionalmente garantiti come il diritto al lavoro, il diritto alla salute (i cittadini hanno bisogno anche di raggiungere ospedali e centri medici), il diritto all’istruzione, alla partecipazione alla vita sociale e politica. I mezzi pubblici non chiudono durante i giorni festivi e lavorano anche la notte. Dove non arriva il treno deve arrivare l’autobus. E non vanno servite solo le località di mare più in voga».
E, infine, c’è chi polemicamente segnala che - nell’ipotetica guerra tra Salento e Romagna per la conquista dello scettro di reginetta del turismo, gli avversari sono sempre un passo avanti: grazie all’iniziativa “Mare in treno 2016”, infatti, chi va in treno a Riccione, Rimini o Cattolica, avrà diritto al trasporto gratis, compresa la navetta fino all’albergo. Gratis anche il viaggio di ritorno a chi rimane per almeno due settimane.
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