Sono concentrate su un noto pregiudicato del posto, 64enne, di cui diversi testimoni hanno riferito ai carabinieri, i sospetti degli inquirenti che in queste ore danno la caccia al responsabile della sparatoria di ieri mattina a Nardò. L'uomo, probabilmente insieme a una seconda persona, ha sparato in pieno centro in corso Galliano, colpendo ripetutamente Gianni Calignano, 27enne del posto, già noto alle forze dell'ordine per furti e reati legati agli stupefacenti.
Il ragazzo è stato centrato al petto e accompagnato nell'ex ospedale di Nardò, da cui è stato poi trasferito al "Vito Fazzi" di Lecce per essere sottoposto a una delicata operazione chirurgica: il proiettile che lo ha centrato al petto, hanno accertato i sanitari, gli ha perforato un polmone ma per fortuna non ha toccato il cuore, lesionando comunque l'aorta.
Sul luogo del ferimento sono intervenuti i carabinieri e la polizia. I rilievi sono stati invece eseguiti dal Ris dell'Arma che ha cercato anche con i metal detector eventuali bossoli e gli altri proiettili esplosi. Sono state anche prelevate le immagini registrate dalle telecamere presenti nella zona, nella speranza che qualcuna possa aver "catturato" qualche elemento utile per le indagini. L'indagine al momente è di tentato omicidio, con l'aggravante del metodo mafioso. L'uomo ricercato dalla polizia e che risulta al momento irreperibile in passato ha già trascorso un periodo di latitanza in Germania.