Un giro da 20 milioni con il bonus facciate. Lavori mai eseguiti e crediti incassati e spediti all’estero, in Lituania, in Regno Unito e anche in Cina. Sono 71 le “cessioni” finite nel mirino delle indagini coordinate dalla guardia di finanza del Nucleo di polizia economico finanziaria di Lecce coordinata dalla Procura (pm Simona Rizzo, procuratore facente funzioni Guglielmo Cataldi). Più di 200 le perquisizioni eseguire a partire nel 2022. Rilevato anche l’interesse nel giro, di caratura internazionale, della Sacra corona unita. Sotto l lente degli investigatori anche due attentati incendiari avvenuti nel Salento. All’inchiesta, per cui sono stati costituiti gruppi di lavoro transnazionali, ha contribuito anche il Gico e de nucleo speciale tutela entrate.
In totale 13 arresti: quattro in carcere e nove ai domiciliari.
Le attività tecniche di intercettazione, sia telefoniche che ambientali, delle fiamme gialle hanno consentito di acquisire un circostanziato e minuzioso quadro indiziario in ordine all’esistenza di un sodalizio criminale con al vertice Marcello Monsellato, 47 anni, di Presicce-Acquarica, titolare di uno studio di consulenza, esperto nei meccanismi di funzionamento del circuito bancario, finanziario e fiscale.
I nomi
Gli arrestati sono 13. In carcere sono finiti: Marcello Giorgio Monsellato (48 anni, di Presicce-Acquarica), Donato Lezzi (41 anni, di Copertino), Giacinto Maffei (52 anni, di Solofra) e Michele Scognamiglio (51 anni, di Napoli). Domiciliari, invece, per Andrea D'Ospina (44 anni, di Racale), Massimo Giannelli (50 anni, di Racale), Alessio Greco (27 anni, di Castrignano del Capo), Andrea Marotta (47 anni, di Gallipoli), Monica Sansò (49 anni, di Racale), Michele Romano (54 anni, di Castrignano del Capo), Luigi Rossetti (49 anni, di Melissano), Celestino Andrea Scarlino (37 anni, di Melissano) e Antonio Falema (25 anni, di Racale). Tra gli indagati anche Orazio Preite, 39 anni di Taurisano.