Handbike, Obiettivo Tricolore riparte dal Salento: in piazza Sant'Oronzo l'arrivo della staffetta

Handbike, Obiettivo Tricolore riparte dal Salento: in piazza Sant'Oronzo l'arrivo della staffetta
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Domenica 5 Giugno 2022, 19:02 - Ultimo aggiornamento: 6 Giugno, 18:45

Una piazza per due. E' stata piazza Sant'Oronzo a Lecce ad accogliere due importanti manifestazioni: l'arrivo della staffetta "Obiettivo Tricolore" di handbike e la carovana del Giro d’Italia delle Cure Palliative Pediatriche. Un momento di incontro e festa accolto da grandi applausi, musica e pizzica. 

La staffetta

Sono arrivate a Lecce dopo aver percorso 75 chilometri Samantha Demontis ed Eleonora Mele, le prime dei 65 staffetisti che si passeranno di mano il testimone in sella a handbike, biciclette e carrozzine olimpiche dalla Puglia a Cortina d’Ampezzo, per dimostrare che le disabilità fisiche e mentali non sono un limite, ma una diversa opportunità di vita. La terza edizione di Obiettivo Tricolore, la grande staffetta ideata da Alex Zanardi nel 2020 per riunire l’Italia dopo il duro lockdown, riparte dunque dal tacco d’Italia, il luogo che fu teatro d’arrivo della prima edizione. Un traguardo tanto sofferto e doloroso, per via dell’incidente accaduto a Zanardi durante il percorso, quanto ricco di valore e di significato.

I suoi ragazzi avevano deciso di non arrendersi e di portare avanti il messaggio del loro ‘capitano’ con quel coraggio e forza d’animo da lui più volte impartito. Le due atlete sono partite questa mattina alle 14 da piazza delle Fontane a Santa Maria di Leuca.

 


Anche quest’anno la Grande Staffetta riunirà l’Italia intera fino al 26 giugno e sarà una staffetta "capovolta", che si percorrerà dalla Puglia alle Alpi, risalendo la dorsale adriatica. Protagonisti saranno 65 atleti paralimpici, arruolati dallo stesso Zanardi nel suo progetto di avviamento allo sport per persone con disabilità Obiettivo3, che si passeranno di mano il testimone in un viaggio di tre settimane da Santa Maria di Leuca a Cortina d’Ampezzo, sede dei Giochi Invernali Olimpici e Paralimpici 2026 assieme a Milano. Un viaggio tanto affascinante quanto impegnativo di oltre 2.000 chilometri e 31 tappe, che vede gli atleti attraversare Puglia, Molise, Abruzzo, Umbria, Marche, Emilia-Romagna, Veneto e Trentino-Alto Adige, in sella a handbike, biciclette e carrozzine olimpiche, per dimostrare che le disabilità fisiche e mentali non sono un limite, ma una diversa opportunità di vita. Le prime due staffettiste come detto sono Samantha Demontis, (42 anni di Francavilla Fontana, paraciclista, ex ballerina del Teatro La Scala di Milano e oggi insegnate di ballo, affetta da sclerosi multipla) ed Eleonora Mele (42 anni, originaria di Busto Arsizio, ciclista emiplegica cat. C5 sul podio in Coppa del Mondo quest’anno). 

La carovana delle cure 

Si sono dati appuntamento alle 18 in piazza Sant’Oronzo anche i volontari, gli operatori sanitari, i genitori e tutti coloro che sostengono il progetto Cure Palliative Pediatriche (CPP): una vera e propria carovana  dell'“Obiettivo Tricolore” (appartenenti alla rete informale “Innamorati delle CPP”) che ha portato in piazza il Manifesto delle Cure Palliative Pediatriche, che verrà condiviso con la cittadinanza, il sindaco Carlo Salvemini e il direttore generale della Asl Rodolfo Rollo, il presidente del’Ordine dei Medici Antonio De Giorgi  e il Coordinatore Unità pediatriche Asl Lecce Carmelo Perrone
L’iniziativa del Giro d’Italia delle Cure Palliative Pediatriche (#girocpp2022) è una splendida realtà che coinvolge tutte le regioni d’Italia intorno all’obiettivo primario di creare in ogni regione le reti delle CPP, secondo quanto previsto dalla legge 38/2010, e quindi di non lasciare da soli bambini e famiglie, permettere loro di avere la migliore assistenza possibile sul territorio e di vedere garantiti i loro diritti.


Il calendario di manifestazioni sportive, culturali e convegni, in programma in tutta Italia dal 15 maggio al 30 giugno è ricchissimo e si va ogni giorno ampliando. Da Padova alla Sicilia, dal Trentino all’Emilia Romagna, dalla Toscana all’Abruzzo e sino in Puglia, operatori e semplici cittadini si sono attivati per dare voce e reclamare il diritto ad una cura che sia davvero per tutti i bambini e le famiglie che ne hanno bisogno. Una cura che si occupi a 360º dei bisogni e dei diritti dei bambini, dei ragazzi e dei loro genitori, una cura globale che sia tra medicina e psicologia, ma che punti decisamente anche sulle relazioni umane, la socialità e l’ambiente.
Ad accogliere la carovana il violinista Alessandro Quarta, da sempre vicino alle istanze dell’oncoematologia del Vito Fazzi, e i ballerini di Taranta, che daranno il loro contributo animando in musica e danze la piazza leccese.

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