Addio a Maria Paola e chiude “Il Laureando”, la tipografia degli studenti

Maria Paola Di Corato, proprietaria dell’esercizio commerciale, è recentemente scomparsa, all’età di 56 anni, a causa di una veloce malattia

Addio a Maria Paola e chiude “Il Laureando”, la tipografia degli studenti
Addio a Maria Paola e chiude “Il Laureando”, la tipografia degli studenti
di Renato DE CAPUA
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Giovedì 21 Marzo 2024, 21:09 - Ultimo aggiornamento: 23 Marzo, 07:13

Esistono persone e luoghi che accompagnano le azioni quotidiane, nei giorni di sole o di pioggia, con il cenno di un saluto o con la discrezione di un sorriso. Nel quartiere San Pio di Lecce, in via Dalmazio Birago, il civico 2c, è stato per lungo tempo un punto di riferimento per generazioni di studenti dell’Accademia di Belle Arti e dell’Università del Salento. Qui, “Il Laureando”, negozio specializzato nella realizzazione di tesi di laurea, nella fornitura di materiale didattico e di cartoleria, apriva puntualmente le sue porte dal lunedì al sabato.

Oggi, luci spente, serrande abbassate e silenzio. In molti passano e guardano l’orario, pensando che debba ancora aprire o di essere capitati in un giorno di chiusura, altri attraversano la strada e si recano al bar di fronte per chiedere informazioni. Altri ancora, guardano quella lastra di ferro abbassata e alzano gli occhi al cielo. Il negozio ha chiuso i battenti, forse per sempre.

La scomparsa

Maria Paola Di Corato, proprietaria dell’esercizio commerciale, è recentemente scomparsa, all’età di 56 anni, a causa di una veloce malattia, lasciando nel dolore quanti la conoscevano e ne apprezzavano le qualità umane e professionali. Pur dimostrando i segni di una grande sofferenza, non aveva desistito dal presentarsi ogni giorno al lavoro, anche quando il suo fisico aveva cominciato a non sostenerla come prima. Con lei, il quartiere perde una delle sue attività storiche.

La storia del “Laureando” inizia nel 1996 per volere dell’imprenditore Antonio D’Enrico, che avvia il negozio, con all’interno soltanto una piccola macchina fotocopiatrice. È il 1997 quando Maria Paola Di Corato e Maria Grazia De Padova iniziano a lavorare attivamente nel negozio, rilevandolo successivamente nel 2007 e gestendolo insieme fino al 2022, anno in cui l’attività passa interamente alla compianta Di Corato, fino al mese scorso.

«Una volta entrata in società - spiega De Padova - Maria Paola mi insegnò moltissime cose legate all’aspetto lavorativo. Nel 2007 avemmo l’intuizione di ampliare l’assortimento della fornitura del locale con articoli specifici per il settore delle Belle Arti. La sua specialità? – continua - La rilegatura delle tesi, tutto ciò che competeva l’ambito tecnologico, la stampa di poster e la realizzazione di stampe su tela. Era un’amante dell’informatica, sempre pronta ad aggiornarsi». Maria Paola Di Corato è stata un esempio di grande pazienza: sempre disponibile all’ascolto, aiutava anche moltissime persone anziane con la tecnologia, poco abituate a quel linguaggio a lei, invece, tanto familiare. Nel suo negozio, tanti stranieri appena arrivati a Lecce hanno trovato le prime indicazioni per destreggiarsi tra i vari cavilli della burocrazia.

«Maria Paola aveva un carattere mite», racconta Antonio Miglietta, docente di Scultura presso l’Accademia di Belle Arti di Lecce. «Sempre disponibile e gentile – continua- aveva un’ironia discreta e delicata. Molti studenti le si rivolgevano per chiederle consiglio e oggi ancora stentiamo a credere che non ci sia più». I colleghi commercianti del quartiere si sentono spaesati: «Sentiamo molto la sua mancanza, era una persona stupenda», dice Annamaria, titolare della pizzeria “La Golosona”. «La immagino sempre vicino alla porta del bar – dice Antonietta, titolare del bar “Made in Sud” – indimenticabili la sua gentilezza e la sua bontà d’animo». A volerne fortemente il ricordo tra queste pagine è Paola Mastrostefano, sua compagna di vita: «Ho amato molto Maria Paola e il dolore spezza la voce. Le parole non colmano il vuoto della sua assenza, ma questo ricordo è un atto d’amore, un’opportunità per onorarne la memoria e valorizzare la bella persona che era, la passione verso un lavoro che ha amato fino alla fine e tutto l’amore che ha lasciato dietro di sé».

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