Incendi, la Puglia brucia: ora si contano i danni. E la Regione chiede lo stato di emergenza

Incendi, la Puglia brucia: ora si contano i danni. E la Regione chiede lo stato di emergenza
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Venerdì 28 Luglio 2023, 19:09 - Ultimo aggiornamento: 19:15

Dal Gargano al Salento e da Vieste alla marina leccese di San Cataldo e al litorale di Ugento e Torre San Giovanni: la Puglia brucia. E dopo gli incendi divampati nei giorni scorsi e le località turistiche evacuate, oggi la Giunta regionale ha deliberato di richiedere alla Presidenza del Consiglio dei Ministri la proclamazione dello stato di emergenza per i territori della regione gravemente colpiti dagli incendi verificatisi nel mese di luglio.   La richiesta, formalizzata nella seduta straordinaria della Giunta tenutasi in data odierna, è dovuta all’eccezionale situazione meteorologica e climatica che, associata alla permanenza di temperature estreme (con valori compresi tra i 36,5 e i 46,6 gradi centigradi), all’assenza di precipitazioni e a condizioni di ventosità, ha determinato situazioni favorevoli all’innesco e alla propagazione degli incendi.

I roghi

I roghi che si sono sviluppati sul territorio regionale, colpendo in particolare il Gargano, la penisola salentina e l’Alta Murgia, hanno procurato danni al patrimonio boschivo e ambientale, a quello agricolo, agli insediamenti civili, rurali e attività commerciali, mettendo in serio pericolo la vita delle persone.

Per fronteggiare l’emergenza, si è reso necessario uno straordinario dispiegamento di risorse umane e strumentali, impiegate sia da terra – attraverso squadre e operatori antincendio di Protezione civile, Carabinieri forestali, Vigili del Fuoco, personale dell’Agenzia regionale ARIF e volontari – che con l’ausilio della flotta aerea, al fine di limitare le conseguenze dannose di tali eventi. A seguito della ricognizione effettuata presso i Comuni interessati dagli incendi, si procederà alla quantificazione e alla comunicazione dei danni.

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