Incendi, in fumo 1.400 ettari e danni per 14 milioni. Aperta un'inchiesta a Vieste

Incendi, in fumo 1.400 ettari e danni per 14 milioni. Aperta un'inchiesta a Vieste
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Mercoledì 26 Luglio 2023, 16:44 - Ultimo aggiornamento: 27 Luglio, 20:10

Bisognerà aspettare i prossimi giorni per avere una stima precisa dei danni provocati dagli incendi in Puglia dove sono andati in fumo circa 1.400 ettari tra macchia mediterranea, bosco e pascoli, 600 dei quali solo ieri nelle province di Foggia e Lecce. In base alle stime di Coldiretti, però, si può già calcolare un danno di circa 14 milioni.

L'associazione, infatti, ipotizza una spesa a carico di ogni cittadino di oltre diecimila euro a ettaro «fra spese immediate per spegnimento e bonifica, e quelle a lungo termine per la ricostituzione dei sistemi ambientali ed economici».

Ed evidenzia che «per ricostituire i boschi ridotti in cenere dal fuoco ci vorranno fino a 15 anni con ripercussioni su ambiente, economia, lavoro e turismo».

La conta dei danni

Le amministrazioni comunali sono ancora alle prese con lo spegnimento dei focolai faticano anche a quantificare le porzioni di territorio divorato dalle fiamme, ma è evidente che occorreranno «ingenti risorse», si evidenzia dalle aree più colpite tra cui l'alta Murgia, in provincia di Bari; il Foggiano e il Salento. In queste zone sono oltre 1.300 gli ettari bruciati dagli incendi. Nel parco nazionale dell'alta Murgia sono dieci gli incendi boschivi che si sono verificati dall'inizio di luglio per un totale di 670 ettari distrutti.

Nella provincia di Foggia e nella marina di San Cataldo, a pochi chilometri da Lecce, ieri le fiamme hanno mandato in fumo circa 600 ettari (più di 500 nel Foggiano e oltre 60 in Salento). Alcune decine di ettari, poi, sono stati avvolti dalle fiamme anche nelle province di Brindisi, Taranto e Barletta-Andria-Trani.

Lecce chiede lo stato di emergenza

La giunta comunale di Lecce ha approvato la delibera con cui chiede «il riconoscimento dello stato di emergenza» a causa degli incendi che hanno danneggiato l'area di San Cataldo. Il provvedimento è stato trasmesso al governo e alla Regione Puglia dopo che il sindaco Carlo Salvemini ha sentito telefonicamente il governatore pugliese, Michele Emiliano, e il ministro per gli Affari europei, Raffaele Fitto, anche in vista del consiglio dei ministri che esaminerà le situazioni di Sicilia e Puglia, due delle regioni colpite dai roghi. Con la delibera il Comune di Lecce chiede «risorse per far fronte ai danni subiti» e «dà mandato agli uffici comunali preposti di creare un gruppo di lavoro - anche interforze - per quantificare i danni che finora riguardano una trentina di abitazioni private, auto, piccole attività commerciali, boschi e macchia mediterranea della zona».

Inchiesta a Vieste

La Procura di Foggia nelle prossime ore aprirà un'inchiesta per incendio boschivo doloso per far luce sul rogo che ieri ha distrutto circa 200 ettari nella baia San Felice, a Vieste, costringendo duemila turisti a lasciare tre strutture ricettive. A quanto si apprende, l'indagine è a carico di ignoti. Questa mattina il sindaco di Vieste, Giuseppe Nobiletti, e l'arcivescovo di Manfredonia, padre Franco Mosconi, avevano ipotizzato che l'incendio fosse opera di «piromani» e «criminali». Le indagini dei carabinieri forestali si starebbero concentrando su un'area in cui si trova un campeggio, attualmente in disuso. Da qui, secondo le prime ipotesi, potrebbe essere partito l'incendio.

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