Multiservizi, un piano per l’aeroporto di Brindisi: si punta al raddoppio dei posti auto

Multiservizi, un piano per l’aeroporto di Brindisi: si punta al raddoppio dei posti auto
di Francesco RIBEZZO PICCININ
5 Minuti di Lettura
Lunedì 11 Marzo 2024, 07:49

Come riuscire a portare nuove entrate nelle casse della Brindisi Multiservizi ed evitare almeno una parte dei rincari previsti dalla proposta di Piano della sosta presentata dal manager della società per provare a salvarne i conti, favorendo al contempo la rotazione dei parcheggi in centro? L’ipotesi che circola in questi giorni, e che già ha ricevuto non poche critiche da parte delle opposizioni nelle commissioni competenti, è quella di ottenere un aumento degli incassi raddoppiando le dimensioni del parcheggio “low cost” al servizio dell’aeroporto già oggi gestito dalla Bms.

Pro e contro 


Una soluzione che, secondo alcuni calcoli preliminari, dovrebbe consentire tra le altre cose di ridurre da 300 a 200 euro all’anno il costo dell’abbonamento annuale per consentire ai residenti in centro di parcheggiare nei pressi delle rispettive abitazioni.

Ma che, allo stesso tempo, ed è questa la critica principale, rischia di richiedere molti, molti mesi prima di diventare operativa e, di conseguenza, di cominciare a produrre utili per la Multiservizi. Mentre nei mesi precedenti all’attivazione richiederebbe, oltre ad un lungo iter procedurale, anche delle spese da non sottovalutare, considerato che per ampliare il parcheggio sarebbe necessario procedere a diversi espropri. Ma prima di questo bisognerebbe attendere, tra le altre cose, il parere della Soprintendenza, considerato che l’area si trova a pochi metri da un bene tutelato come la chiesa di Santa Maria del Casale.

Gli aumenti 


Nelle scorse settimane, dopo la polemica sui possibili aumenti del costo dei parcheggi, abbonamenti per residenti e lavoratori compresi, in tutta la città ed in particolare il centro, l’amministrazione aveva chiarito che si trattava solo di una ipotesi che, ad ogni modo, sarebbe stata “ammorbidita”.
Inizialmente, infatti, all’interno del piano industriale della società in house del Comune l’amministratore unico Gianvito Morelli aveva ipotizzato, oltre all’installazione di chip per monitorare lo stato, e l’eventuale pagamento, degli stalli, una serie di modifiche agli attuali prezzi, fermi ormai da molti anni. In particolare, la proposta prevede che la zona rossa del centro storico passi da un euro per la prima ora e un euro e cinquanta per le successive a un euro e cinquanta per la prima ora e due euro e cinquanta per le successive. Senza abbonamenti e con permessi per residenti. La zona arancione, sempre in centro, passerebbe invece da un euro ad un euro e trenta all’ora, sempre senza abbonamenti e con permessi per residenti. Infine, la zona blu da un euro ad un euro e trenta all’ora, con abbonamenti full e light e permessi per i residenti, “assoggettando al pagamento altri stalli bianchi fino ad un numero di 803 (ripristinando il precedente numero massimo di stalli, pari a 1.165)”. Per quanto riguarda le aree esterne al centro storico, la sosta che oggi costa 50 centesimi all’ora passerebbe fino a un euro all’ora, raddoppiando.

I permessi


La validità dei permessi per residenti sarebbe circoscritta alla zona tariffata per la quale sono stati rilasciati. Dopo di che, si passa ad abbonamenti e pass per residenti. Per quanto riguarda l’abbonamento full, valido senza limitazioni di orario, si passa da 220 a 500 euro all’anno, più dieci euro di spese di istruttoria, o da 110 a 250 a semestre, sempre con dieci euro di spese di istruttoria. L’abbonamento light, invece, ovvero quello valido dal lunedì al venerdì, dalle 8 alle 14.00 (oggi è fino alle 14.30), passa da 120 a 300 euro all’anno più dieci euro di spese di istruttoria o da 60 a 150 a semestre, sempre con dieci euro di spese di istruttoria. Aumenti anche sul fronte del pass residenti per tutte e tre le zone. Si passa, infatti, da 60 a 300 euro all’anno, più dieci euro di spese di istruttoria. Per quanto riguarda la seconda auto, il costo sale da 30 a 40 euro al mese. Non saranno rilasciati pass residenti per la prima auto, inoltre, ai proprietari di box e garage. Cancellato l’abbonamento per medici di base e pediatri, che prevedeva un costo di 60 euro all’anno o 30 euro a semestre. La proposta della Bms prevede anche l’eliminazione delle agevolazioni per le auto ad alimentazione elettrica o ibrida.
Proposte che hanno creato moltissime polemiche, tanto che in una riunione della commissione Bilancio i rappresentanti dell’amministrazione avevano chiarito, innanzitutto, che gli aumenti non erano legati allo stato economico della società ma alla necessità di favorire il turnover della sosta, soprattutto in centro, e poi avevano parlato di una revisione al ribasso degli aumenti. Anche grazie, verosimilmente, all’ipotesi del raddoppio del parcheggio dell’aeroporto.

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