Manette alla baby gang: fuori dalla Questura gli applausi degli amici. Il sindaco: «Inaccettabile»

Manette alla baby gang: fuori dalla Questura gli applausi degli amici. Il sindaco: «Inaccettabile»
di Lucia PEZZUTO
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Domenica 8 Settembre 2019, 08:41 - Ultimo aggiornamento: 9 Settembre, 08:42

Hanno sedici e quattordici anni i due ragazzi bloccati al quartiere Bozzano di Brindisi venerdì pomeriggio poco prima di mettere a segno una rapina ai danni del supermercato DiMeglio in via Germania.
Sono piccoli, piccolissimi eppure uno dei due annovera già precedenti penali. I due minorenni sono stati fermati da un poliziotto fuori servizio che solo per puro caso era in zona. L'agente della questura di Brindisi stava portando a passeggio il suo cane e si trovava nei pressi di parco Maniglio in via Lussemburgo quando ha visto arrivare i ragazzi a bordo di uno scooter Piaggio Medley. Una volta scesi dal mezzo si sono avvicinati al supermercato e hanno tolto i caschi.

L'atteggiamento dei due è subito apparso sospetto al poliziotto che li osservava senza farsi notare. I ragazzi hanno estratto un coltello e un bastone telescopico che hanno occultato sotto le maniche dei giubbotti che indossavano, ma è stato quando hanno indossato i passamontagna, ricavati da maniche di maglia bucate all'altezza degli occhi, che il poliziotto non ha avuto dubbi sulle loro intenzioni.
Le armi, il volto travisato e il supermercato vicino hanno delineato un quadro chiaro, i due erano pronti per mettere a segno una rapina, il poliziotto senza esitare è intervenuto. L'uomo ha intimato loro di fermarsi qualificandosi come agente di polizia. I ragazzi, presi alla sprovvista, hanno lasciato cadere per terra le armi ed hanno tentato la fuga. Troppo tardi per loro, il poliziotto aveva già richiesto i rinforzi e in pochi minuti i due baby rapinatori sono finiti in manette. I giovani, due brindisini di sedici e quattordici anni, sono stati portati in questura per essere identificati. In particolare il sedicenne annovera precedenti penali. Del caso è stato così informato il tribunale dei minori.

Nel frattempo la scientifica si è occupata dei rilievi sul posto scoprendo che lo scooter con il quale i ragazzi erano giunti nei pressi del supermercato apparteneva ad un congiunto di uno dei due ragazzi. Non solo all'interno del mezzo la polizia ha rivenuto diversi generi alimentari, un gran numero di barattoli di Nutella, sette per la precisione, sedici pezzi di formaggio, nove confezioni di tonno e tre bottiglie di liquori.

I giovani interrogati hanno ammesso che si trattava del provento di furti messi a segno durante la mattinata in diversi supermercati del capoluogo. Ora la polizia indaga per scoprire se i due siano stati o meno coinvolti nelle rapine messe a segno in città negli ultimi giorni. Qualche elemento potrebbe accomunarli ai colpi. I ragazzi ora sono stati rinchiusi nel carcere minorile di Monteroni con l'accusa di tentata rapina.

Ma se la tenera età dei due baby rapinatori lascia sotto shock lo è ancora di più la scena che si è palesata agli agenti al momento del trasferimento in carcere. All'esterno della questura di Brindisi, ad attendere il passaggio delle auto della polizia con a bordo i giovani, c'era un gruppo di circa venti ragazzini pronti a salutare e osannare i loro coetanei. C'è stato un comitato di saluto- ha detto il dirigente della Squadra Mobile di Brindisi, Rita Sverdigliozzi- parliamo di una ventina di giovani, giovanissimi. E' un atteggiamento da stigmatizzare assolutamente. Questi giovani sono venuti qui sicuramente per salutarli ma c'è stato un momento in cui questi due ragazzi sono stati esaltati persino con qualche applauso.

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