Droga, blitz a Ceglie Messapica: cinque persone arrestate, tre sono fratelli. Si servivano di una bimba che andava a recuperare le dosi

La stazione dei carabinieri di Ceglie Messapica
La stazione dei carabinieri di Ceglie Messapica
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Venerdì 19 Gennaio 2024, 10:43 - Ultimo aggiornamento: 17:39

Spaccio di cocaina, hashish e marijuana a Ceglie Messapica, cinque arresti nel blitz di questa mattina dei carabinieri della locale stazione. Secondo quanto ricostruito dagli investigatori, la base logistica del confezionamento di droga (cocaina, eroina, marijuana e hashish) era un appartamento in centro a Ceglie Messapica di proprietà di uno degli arrestati. Le indagini sono iniziate nel maggio del 2022 e sono proseguite per oltre un anno documentando - ritengono gli inquirenti - numerose cessioni di dosi di sostanza stupefacente, nell'ambito si legga nell'ordinanza di "una rete di spaccio florida, ben organizzata e radicata nel territorio".

Per andare a recuperare le dosi di droga da spacciare, nascoste nei bidoni della spazzatura nei vicoli vicino alla loro abitazione, si sarebbero serviti anche di una bambina di dieci anni.

E' uno dei dettagli emersi dalle indagini - e resi noti in un comunicato della procura di Brindisi - che hanno portato all'arresto di cinque persone a Ceglie Messapica: tre fratelli sono finiti in carcere e altre due persone ai domiciliari.

Secondo quanto ricostruito dagli investigatori, la base logistica del confezionamento di droga (cocaina, eroina, marijuana e hashish) era un appartamento in centro di proprietà di uno degli arrestati. Uno dei tre fratelli, con una disabilità motoria, avrebbe utilizzato la propria carrozzina per trasportare la droga. In totale sono 14 le persone indagate. Le indagini sono iniziate nel maggio del 2022 e sono proseguite per oltre un anno documentando - ritengono gli inquirenti - numerose cessioni di dosi di sostanza stupefacente, nell'ambito di "una rete di spaccio florida, ben organizzata e radicata nel territorio". 

Telecamere

L'inchiesta è stata avviata con il controllo di uno di quegli acquirenti, in seguito sono stati effettuati servizi di appostamento e di controllo anche con l'ausilio di telecamere

L'inchiesta

In particolare, la giudice per le Indagini preliminari  ha applicato la custodia cautelare in carcere nei confronti di tre indagati e gli arresti domiciliari nei confronti di altri due indagati, ai quali è addebitato il concorso di persone nel reato di "traffico di sostanze stupefacenti pluriaggravato. L’indagine vede coinvolti, in totale quattrodici indagati. Il provvedimento del giudice pone in evidenza come, dalle risultanze investigative vi fosse un grave quadro indiziario in merito ad una diffusa attività di spaccio di stupefacenti, organizzata e gestita a Ceglie Messapica dai soggetti tratti in arresto questa mattina, che si avvalevano anche di terzi per lo spaccio al dettaglio. L'attività investigativa scaturisce nel maggio 2022 a seguito del controllo svolto dai carabinieri di Ceglie Messapica per contrastare il preoccupante fenomeno dello spaccio e consumo di stupefacenti. Infatti, l’intensificazione dei controlli, sia nel centro storico sia nelle zone più periferiche della città, aveva consentito di registrare l'effettiva presenza di un numero fiorente di assuntori di stupefacenti -eroina e cocaina in particolare- ed i successivi approfondimenti con pedinamenti e appostamenti hanno condotto i militari presso l'abitazione di tre degli indagati, fratelli tra loro. Proprio tale abitazione è stata individuata come base logistica per la custodia, nelle sue immediate vicinanze, di piccoli quantitativi di droga, in modo tale da consentire il quotidiano approvvigionamento da parte dei consumatori finali.

Settanta acquirenti

In particolare, tra il mese di maggio e il mese di agosto 2022, i controlli dei carabinieri hanno consentito di registrare la presenza di circa 70 acquirenti, e ciò è stato notato come sintomatico di una rete di spaccio florida, ben organizzata, radicata sul territorio e redditizia. Tale attività di spaccio era gestita principalmente da tre dei cinque soggetti arrestati, fratelli tra loro (uno dei quali diversamente abile, ma che avrebbe approfittato della propria su sedia a rotelle anche per il trasporto della droga), divenuti punti di riferimento stabili per gli acquirenti.  I tre fratelli, al fine di evitare i controlli, si erano altresì organizzati nascondendo lo stupefacente in veicoli, piante, bidoni della spazzatura, anfratti murari prossimi all’abitazione, nonché avvalendosi della collaborazione per singoli prelievi. La complessiva attività di indagine aveva già consentito, in precedenza, di arrestare nella flagranza del reato due delle suddette persone, le quali, sottoposte agli arresti domiciliari, avevano poi continuato nella loro attività delittuosa. Dopo l’avvenuta esecuzione dell’ordinanza cautelare suddette si svolgeranno gli interrogatori di garanzia degli indagati e, quindi, il confronto con la difesa degli stessi.

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