Estorsione ai danni dei proprietari delle barche ormeggiate in porto: blitz dei carabinieri all'alba

Estorsione ai danni dei proprietari delle barche ormeggiate in porto: blitz dei carabinieri all'alba
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Venerdì 19 Aprile 2024, 08:03 - Ultimo aggiornamento: 20 Aprile, 13:21

Quattro arresti in mattinata in un blitz dei Carabinieri della compagnia di Bari San Paolo, a conclusione di un’ampia indagine coordinata dalla Direzione Distrettuale Antimafia della Procura della Repubblica del capoluogo pugliese. Gli accusati sono ritenuti responsabili dei reati di “estorsione continuata aggravata in concorso” e “incendio aggravato”, entrambi con l’aggravante del metodo mafioso, nonché “occupazione abusiva di spazio demaniale”.

Il sistema estorsivo sarebbe stato messo in piedi ai danni dei proprietari di alcune imbarcazioni ormeggiate nel porto di Santo Spirito, a cui veniva chiesto il pizzo.

 Avrebbero imposto il pagamento di somme comprese fra dieci e cento euro al mese, in base alla grandezza delle imbarcazioni ormeggiate nel porto di Santo Spirito, a nord di Bari, e alla stagione, con un aggravio nei mesi invernali. Le quattro persone raggiunte dall'ordinanza di custodia cautelare emessa dal gip del Tribunale di Bari, secondo le indagini condotte dai carabinieri e coordinate dalla Procura, avrebbero creato «un clima di omertà generalizzata e di assuefazione». Sono accusate di estorsione continuata aggravata in concorsoe di incendio aggravato, con l'aggravante del metodo mafioso, nonché occupazione abusiva di spazio demaniale.

Il procuratore aggiunto Francesco Giannella ha spiegato che «le vittime non denunciavano», mentre altre hanno ammesso la presunta estorsione «solo dopo essere state rintracciate dai carabinieri». «La situazione durava da anni - ha aggiunto Giannella - si era ingenerata la convinzione che così dovesse andare». Le indagini sono partite ad aprile 2022, dopo una denuncia anonima, e sono durate fino all'estate 2023. Attraverso le immagini dei sistemi di video sorveglianza, numerosi servizi di osservazione e l'utilizzo delle intercettazioni telefoniche, è stato possibile accertare un «collaudato sistema estorsivo» messo in atto da un cinquantaduenne, con precedenti penali per reati associativi. L'uomo da anni, e con il concorso di altri due indagati oltre che di sua moglie, avrebbe svolto un servizio di guardiania abusiva nel porto, inducendo diportisti e pescatori a pagare il denaro a titolo di «protezione» delle imbarcazioni, con la minaccia e a volte la violenza. In uno dei video, che risale al 2 aprile 2022, si vede un uomo intento a pagare e poi, in pieno giorno, colpito da uno schiaffo forse a causa di un ritardo. Tre persone sono finite in carcere, una quarta, la moglie del 52enne, è ai domiciliari. Secondo gli accertamenti la presunta estorsione avrebbe generato ricavi fra 500 e mille euro al mese, ai quali si aggiungono somme percepite dal parcheggio abusivo sull'arenile.

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