Acque Chiare, nasce il nuovo villaggio turistico sulla costa: il progetto del Comune per la rigenerazione

Acque Chiare, nasce il nuovo villaggio turistico sulla costa: il progetto del Comune per la rigenerazione
di Francesco RIBEZZO PICCININ
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Sabato 1 Aprile 2023, 05:00 - Ultimo aggiornamento: 2 Aprile, 10:04

Rigenerare l’area di Acque Chiare, riconnetterla con la città di Brindisi, inserendola coerentemente anche all’interno del paesaggio costiero e risolvendo finalmente il problema della destinazione d’uso delle ville private.

Il piano

Questo è, in sintesi, l’obiettivo del “Programma integrato di rigenerazione urbana del micro-ambito insediativo denominato Acque Chiare”, inserito nel Documento programmatico per la rigenerazione urbana e nel Documento programmatico preliminare ma, soprattutto, approvato all’unanimità nelle scorse ore dal consiglio comunale.
Quello di Acque Chiare è un problema che si trascina ormai da moltissimi anni ma che, finalmente, sembra avviato ad una soluzione. Il Comune, infatti, ha già avviato l’iter per la rinegoziazione dell’Accordo di programma. Dopo la restituzione delle villette ai proprietari, a seguito della sentenza della Cassazione, buona parte del resto del complesso di Acque Chiare è infatti divenuta di proprietà pubblica, per effetto della confisca operata dalla magistratura penale.

La riformulazione dell'Accordo di programma

Il procedimento che il consiglio comunale ha dato mandato di avviare, nell’ambito del Dpp, prevede come detto la riformulazione dell’Accordo di programma sottoscritto “per giungere ad una destinazione urbanistica mista turistico ricettiva e residenziale, attraverso il programma di rigenerazione urbana previsto dal Documento programmatico di rigenerazione urbana approvato, in cui è stato inserito il micro-ambito in parola”. Proprio a questo scopo, l’amministrazione guidata dal sindaco Riccardo Rossi ha richiesto al presidente della Regione Puglia Michele Emiliano “la convocazione del comitato di vigilanza istituito con l’Accordo di programma precitato al fine di condividere i contenuti della rinegoziozione alla luce dei pareri legali acquisiti dai rispettivi enti e delle sopravvenute modificazioni soggettive e oggettive nonché della vigente legislazione statale e regionale in materia di turismo e rigenerazione”.
In attesa della convocazione, tuttavia, l’amministrazione ha chiesto alla struttura tecnica di palazzo di città di mettere nero su bianco un programma integrato di rigenerazione urbana sul quale, in sostanza, basare la “trattativa” con la Regione.

Integrare il complesso nella città

E che ha, tra gli altri obiettivi, quello di integrare l’insediamento di Acque Chiare “nella vita urbana del territorio comunale”. Il tutto evitando il consumo di suolo, rispettando i valori architettonici ed urbanistici connessi al patrimonio edilizio consolidato ed evitando l’introduzione di attività incompatibili. Quattro gli assi di intervento: rinaturalizzazione delle aree prive di vegetazione; implementazione della mobilità sostenibile con il declassamento della litoranea e la trasformazione in grande viabilità dolce ed un sistema di percorsi ciclo-pedonali interni alle nuove aree verdi; recupero fisico e funzionale delle strutture preesistenti come la spiaggia e l’albergo; rinegoziazione, appunto, dell’Accordo di programma. Ma quello che più interessa, soprattutto ai proprietari delle villette, è “il cambio di destinazione d’uso delle unità immobiliari di proprietà privata, da turistico-ricettive a turistico-residenziali o case per vacanza”.
«Oggi noi abbiamo provato - ha detto la dirigente del settore Urbanistica di palazzo di città Marina Carrozzo - a darvi una proposta che penso consentirà al Comune di Brindisi di sedersi con la Regione Puglia con un progetto di qualità, coerente a tutto un lavoro di pianificazione che è stato svolto, coerente rispetto ai riferimenti di legge, cosa che è importante seguire soprattutto in questi delicati ambiti».

L’augurio è «che il caso di Acque Chiare possa essere un esempio per affrontare anche gli altri casi della costa e che possa aprire la strada per la riqualificazione di parti di territorio importanti per la nostra città»

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