"Evacuate l'aeroporto": caos e paura a Brindisi per un falso allarme

L'aeroporto di Brindisi dopo l'allarme (foto di Max Frigione)
L'aeroporto di Brindisi dopo l'allarme (foto di Max Frigione)
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Sabato 23 Luglio 2016, 14:55 - Ultimo aggiornamento: 25 Luglio, 10:05
 La psicosi “terrorismo” ha creato momenti di panico all’aeroporto di Brindisi, poco prima delle 14 di ieri quando gli altoparlanti hanno diffuso un messaggio registrato con cui si chiedeva di lasciare la struttura, senza specificarne le ragioni. A far scattare l’allarme antincendio, e gli avvisi di default, è stato uno sbalzo di tensione in un punto ristoro del Papola, strapieno di gente. Un evento che non ha arrecato alcun danno.
Il pensiero è volato immediatamente ai fatti di Monaco, i più recenti. Ma anche a Nizza, a Bruxelles e a Parigi. Gli aeroporti sono obiettivi sensibili. La percezione del viaggio, così come le modalità con cui lo si affronta, sono drasticamente mutate da quando la minaccia riguarda anche l’Europa. Le immagini diffuse dai media sono scioccanti: viste e riviste da tutti. Basta davvero poco, è sufficiente un annuncio registrato partito in automatico, come previsto dai protocolli per la sicurezza degli aeroporti, per scatenare il caos. Non c’era alcun rischio per i viaggiatori, ieri, a Brindisi: in partenza e in arrivo ce n’erano moltissimi, all’aeroporto del Salento, in un sabato di fine luglio.
Ma in pochi istanti, prima che giungessero rassicurazioni, i passeggeri si sono riversati in strada, temendo il peggio. Non potendo fare a meno di pensare a un attacco terroristico o a un’azione violenta.
L’allarme è però presto rientrato (nelle foto in pagina). Ci hanno pensato gli operatori e i poliziotti della Polaria, diretti dal vicequestore Mario Marcone, a fornire rassicurazioni.
La ragione dell’evacuazione improvvisa è stata presto chiarita. Uno sbalzo di tensione, i sensori antincendio che si attivano, e il sistema di sicurezza che scatta così come previsto dalle procedure. Nei primi minuti si era pure parlato di un principio d’incendio in un negozio provocato da un corto circuito, ipotesi subito escluso tanto che non sono stati impegnati neppure i vigili del fuoco di presidio nel complesso aeroportuale.
Resta comunque alto il livello di guardia, anche all’aeroporto di Brindisi che serve tutto il Salento ormai strapieno di turisti. I controlli sono stati intensificati, così come stabilito dal ministero dell’Interno. La scorsa domenica era stata una rapina al centro commerciale le Colonne, sempre a Brindisi, a diffondere la paura. Due banditi hanno fatto irruzione con uno scooter all’interno dell’impermercato. I fumogeni hanno fatto temere il peggio.




 
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