Via con le bolle di sapone: la rabbia dell'associazione per il furto ai bimbi

Via con le bolle di sapone: la rabbia dell'associazione per il furto ai bimbi
di Giuseppe ANDRIANI
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Venerdì 29 Ottobre 2021, 05:00 - Ultimo aggiornamento: 17 Febbraio, 11:19

Ma che se ne faranno di una cassa di bolle di sapone e di lecca lecca? Eppure chi ha rubato nella sede dell’associazione dilettantistica “I sentieri” di Torre a Mare ha portato via anche questa roba, che sarebbe servita per la festa di Natale del 18 dicembre prossimo. «Come ogni anno stavamo già preparando - racconta Anna Mori, presidente dal 2015 -, e adesso dovremo ricomprare alcune cose. Quello che dispiace e fa rabbia è che questa roba non ha un valore di mercato. Hanno portato via anche delle casse, erano nuovissime, potranno rivenderle, ma perché anche le bolle di sapone e i lecca lecca?».

Il furto nella sede dell'associazione

Sono stati rubati anche strumenti informatici, pc, tablet, le casse acustiche a cui faceva riferimento la presidente. 
La dinamica: con un piede di porco i ladri hanno forzato le grate dell’appartamento che ospita l’Associazione Sportiva Dilettantistica (in precedenza era un’associazione culturale), che da anni opera per allontare i ragazzini dalla strada e per fare del bene nel quartiere. L’obiettivo, però, era un furto (e non è la prima volta...) nell’appartemento di un rappresentante che abita al piano superiore. Nel frattempo hanno anche portato via gli addobbi che sarebbero serviti per la festa di Natale de “I sentieri”. 

L'impegno de "I sentieri"


«Noi cerchiamo di tenere i ragazzi lontani dalla strada - racconta Mori -. Nell’ultima estate abbiamo avuto 108 bambini al campo scuola e molti di questi hanno avuto l’accesso gratuito. A noi interessa fare qualcosa per il sociale, per la gente che vive qui». 
Non ha chiuso neppure ieri l’associazione sportiva, che ha rilanciato subito con il Pilates e oggi proseguirà con i corsi hip hop e la ginnastica posturale. «Non ci siamo fermati, è logico per noi, non ci facciamo abbattere».

Del resto, lo dicono a denti stretti ma sono gli unici sopravvissuti in zona, per questo tipo di attività, dopo il lockdown, il Covid, le chiusure delle palestre e delle associazioni. E qui tenere impegnati i ragazzi è un impegno di enorme utilità sociale. 

Il precedente


Il furto non è il primo subito, già nel 2019 era successo qualcosa di simile, in una zona che tutto sommato non vive di chissà quali problemi di macrocriminalità. Però dall’associazione si chiede anche una maggiore attenzione, magari dalle forze dell’ordine, a determinati furti. 
«Per noi - racconta Anna Maria Mori - dover sostituire i suppellettili diventa un problema. Magari per un’azienda il costo può essere ridicolo, o quasi, ma per un’associazione che si autofinanzia non è uno scherzo trovare 2.000 euro per cambiare le porte e rimediare a quanto successo. Senza contare la roba che è stata portata via, perché c’era roba tecnologica nuova o quasi nuova, che adesso saremo costretti a ricomprare. Noi quella roba la utilizziamo per fare del bene».
Nessuna colletta, però. «Non credo tanto in queste cose, nemmeno negli appelli - risponde Mori -. A che serve? Fatemi lavorare e riusciremo a rialzarci e a rimettere in piedi tutto quello che avevamo».
Orgoglio e tanta voglia di fare, questa associazione del resto opera così da sempre. Non si è mai lasciata intimidire e non si è mai lasciata nemmeno abbattere, ha superato le difficoltà del lockdown, del Covid, di un altro furto, una spiacevole sorpresa proprio poco prima della pandemia, e supererà tutto anche questa volta. «Lavoriamo e basta, come mi ha insegnato mia madre». Anna Maria già ieri era al lavoro. Ma di quei lecca lecca e delle bolle di sapone, cosa se ne faranno mai?
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