Terrorismo, tre fermi a Bari: nei cellulari riprese di aeroporti e ipermercati

Terrorismo, tre fermi a Bari: nei cellulari riprese di aeroporti e ipermercati
di Vincenzo DAMIANI
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Martedì 10 Maggio 2016, 10:19 - Ultimo aggiornamento: 20:42

Erano pronti a compiere “attentati terroristici”, ne sono convinti Ros e Dda di Bari. I loro obiettivi erano stati fotografati accuratamente: aeroporti, porti, mezzi delle forze dell’ordine, centri commerciali, alberghi. I Paesi che avrebbero potuto colpire erano l’Italia e l’Inghilterra. E’ quanto emerge dalla delicata inchiesta, i reati contestati, a vario titolo, sono di terrorismo internazionale e favoreggiamento dell’immigrazione clandestina. Secondo le indagini dei carabinieri del Ros, gli indagati facevano parte di una cellula che progettava attentati a Roma e Londra. Delle persone indagate tre sono afgani e vivono nel Cara di Palese, hanno dai 23 ai 30 anni e sono gli unici accusati di terrorismo. Per favoreggiamento dell’immigrazione clandestina, invece, sono indagati un 29enne afgano residente a Cerignola e un 24enne che vive a Bari. Tutti avevano ottenuto nei mesi scorsi la protezione umanitaria o sussidiaria. Uno dei presunti terroristi della cellula jihadista con base a Bari individuati dalla Dda e dai carabinieri del Ros è stato invece catturato a Milano, si tratta del pakistano 24enne Zulfiqar Amjad - scappato da Bari per sfuggire all'accusa di favoreggiamento dell'immigrazione clandestina e fermato dai carabinieri questa mattina mentre distribuiva guide telefoniche.

Le indagini sono scattate il 16 dicembre scorso quando i carabinieri sono intervenuti nell’Ipercoop di Santa Caterina a Bari dopo la segnalazione della presenza sospetta di quattro stranieri. Uno di loro stava facendo un video del centro commerciale con il cellulare. Dall’analisi dei dati contenuti nel suo telefono, poi sequestrato, gli investigatori hanno trovato anche un video dell’area interna dell’aeroporto di Bari-Palese. Nei cellulari sequestrati immediatamente sono state trovate immagini di armi, di militanti talebani, file audio scaricati dal web con preghiere, proseliti e indottrinamenti di matrice islamica radicale, video con tributi ai parenti e amici detenuti nel campo di prigionia di Guantanamo. Non solo. C’è anche una foto del presidente degli Stati Uniti, Barack Obama, sotto forma di caricatura di un asino. Secondo gli inquirenti si tratta di immagini che simboleggiano l’odio anti-occidentale. In un altro scatto, uno degli indagati è ripreso con il dito medio alzato verso la fotografia di Malala, premio Nobel per la Pace. E ancora foto di marines americani con gli arti mutilati, foto di musulmani convertiti al cristianesimo, un’altra con tre militari dell’esercito Usa mentre posano con tre ragazze e un uomo di chiare origini medio-orientali corredata da una frase in arabo la cui traduzione è “Dio maledica le famiglie che autorizzano le loro figlie a lavorare con questi cani”.

Uno dei presunti terroristi è stato fotografato insieme al sindaco di Bari, Antonio Decaro, durante la cosiddetta “Marcia degli Scalzi” del 10 settembre 2015. La manifestazione fu organizzata in tutta Italia e vi aderì anche la città di Bari, in segno di solidarietà e integrazione in favore dei cittadini immigrati. L’indagato era presente alla manifestazione e durante la marcia chiese ad Antonio Decaro di fare un selfie.

Secondo gli investigatori, nei cellulari sequestrati sono fotografati i possibili obiettivi dei terroristi. A Bari vengono immortalati il centro commerciale Ipercoop, l’aeroporto e il porto, oltre a mezzi di polizia e carabinieri. A Roma il Circo Massimo e Colosseo. A Londra ci sono foto del West India Quay, centro commerciale composto da negozi, appartamenti, un cinema, un centro benessere e un ristorante esterno; altre foto con l’ingresso e la panoramica del Sunborn Yacht Hotel in Royal Victoria Dock, hotel di lusso realizzato all’interno di uno Yacht che è permanentemente ormeggiato all’interno del Royal Victoria Dock (è il più grande dei tre bacini nei Royal Docks di East London): ancora l’ingresso e la panoramica del South Quay Footbridge to Canary Wharf in West India Dock, che è una passerella pedonale con struttura mobile che permette l’apertura al traffico delle vie d’acqua; immagini dell’ingresso dell’hotel Premier Inn in International Square e dell’hotel Ibis Styles London Excel in Victoria Dock Road; infine Champions Walk, area pedonale del London Borough of Newham che è un borgo di Londra che si trova nella parte orientale della città, nella Londra esterna.
“La cellula terroristica – scrivono gli inquirenti – diffondeva l’ideologia violenta della guerra santa e le tecniche di combattimento (manuali operativi, manuali di fabbricazione di esplosivi) mediante lo strumento di internet. Il cospicuo materiale informatico era in possesso dei prevenuti pronto per essere usato”.
C’è poi una foto a colori che ripropone due immagini in notturna che accostano due luoghi simbolo rispettivamente della cultura islamica e di quella occidentale: la moschea Al-Masjid al-Haram a La Mecca e la Tour Eiffel di Parigi. La prima con un contrasto cromatico di base blu, “colore che notoriamente – spiegano gli inquirenti baresi – indica il paradiso e la spiritualità”; la seconda di base viola, “che notoriamente indica morte e lutto”.
I 2 indagati accusati di favoreggiamento dell’immigrazione clandestina, avrebbero favorito l’ingresso di cittadini afghani e pakistani occupandosi del trasporto degli stessi a bordo di auto e imbarcazioni, dall’area centro-asiatica fino all’Europa in cambio di somme di denaro fra i 1.200 e i 3.700 euro a persona, dalla Turchia in Italia tramite la Grecia e dall’Italia in Francia per 700 euro a persona. Nelle conversazioni si lamentano delle “esplosioni che creano problemi per noi! Questi bastardi Isis che fanno attentati”…”perché così si chiudono le frontiere e le persone non possono muoversi” e l’interlocutore risponde “cosa te ne frega! Lascia che muoiano tra di loro”…”noi prendiamo soltanto i documenti e lavoriamo”.

 

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