Manifestazione a Bari, Decaro: «Non ci facciamo ricattare da nessuno» Foto

L'evento organizzato da Cgil Bari insieme al Pd Puglia: presenti partiti, associazioni e numerosi sindaci in arrivo da tutta la Puglia

Il territorio si mobilita con la manifestazione «Giù le mani da Bari, io sto con Decaro». La diretta
Il territorio si mobilita con la manifestazione «Giù le mani da Bari, io sto con Decaro». La diretta
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Sabato 23 Marzo 2024, 10:26 - Ultimo aggiornamento: 25 Marzo, 12:10

Parla il sindaco Decaro

«È una risposta meravigliosa della città per la città, è una risposta a chi pensa di utilizzare la città per la propria campagna elettorale ed è soprattutto una risposta a chi dice che Bari è sotto il ricatto della mafia» spiega il sindaco di Bari, Antonio Decaro, che ha chiuso la manifestazione 'Giù le mani da Bari'. «Questa città - aggiunge - non si fa ricattare più da nessuno, né dalla mafia né dai politici perché la città negli ultimi 20 anni, con un lavoro quotidiano e faticoso, ogni giorno è diventata migliore. Si è rialzata, è cresciuta, ha recuperato la sua dignità, oggi è orgogliosa di essere ciò che è diventata». E ancora "noi baresi non ci vergogniamo più, siamo baresi e siamo orgogliosi di esserlo. Oggi ci sentiamo un po' tutti baresi, anche i cittadini e sindaci venuti da fuori". 

 

Le parole di Emiliano

"È una giornata di festa perché stiamo festeggiando quello che la Puglia è diventata in questi venti anni. Noi teniamo a questa città, alcune volte un po' invidiata": queste le prime parole del presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano. "In questo momento tutte le città della Puglia sono qui a dare una mano.

Sono commosso per tutto questo perché i pullman da Lecce e da Taranto sono tantissimi, così come da Foggia. Questo vuol dire che qualcosa a queste persone l'abbiamo trasmessa". Emiliano ha precisato che "chi sta cercando di rovinare un lavoro così lungo e difficile non sa quanto sia costato. Non mi è mai successo di stare così, ma ho il cuore leggero e ho la forza di fare il mio dovere come tutti i pugliesi, quindi andremo in fondo a questa storia, la chiariremo e continueremo il nostro cammino". 

Sul palco, intanto, sono saliti il presidente della Regione Puglia Michele Emiliano e, ovviamente, il sindaco di Bari Antonio Decaro.

Don Cassano e la critica feroce a Piantedosi

"Dobbiamo avere il coraggio di ricordare che quel ministro, Piantedosi, è lui il vero criminale. Lo dico con coraggio" ha detto il presidente di Libera Puglia, don Antonio Cassano. "A Roma - ha aggiunto - abbiamo richiamato la necessità di avere una classe politica dignitosa. Diamo un calcio ai trasformisti, mandiamoli a casa, perché il male della politica è questo". 

Il sindaco di Lecce: siamo qui per l'onestà di una persona

"Siamo qui per la città di Bari e per i baresi su tutti, che difendono se stessi. Siamo qui per l'onestà di una persona per bene e per una classe dirigente che ha cambiato gli ultimi vent'anni". Lo ha detto il sindaco di Lecce, Carlo Salvemini, a margine della manifestazione 'Giù le mani da Bari'. "Vedere la città svilita, vederla offesa da questa ricostruzione civile e morale - ha aggiunto - ha innescato questa reazione di popolo".

Gigia Bucci: difendiamo istituzioni democratiche

"Vogliamo difendere le istituzioni democratiche che per noi, in questo momento, sono sotto attacco perché un conto è l'azione della magistratura, che è in corso, un altro è l'azione politica che si sta determinando in maniera evidente rispetto alle scelte che il governo sta facendo". Così la segretaria generale della Cgil Puglia, Gigia Bucci. "Vogliamo difendere le istituzioni democratiche e i sindaci che sono i maggiori rappresentanti delle istituzioni". Quanto alla manifestazione, Bucci ha evidenziato che "c'è stata una reazione di auto convocazione popolare che non è stata solo virtuale rispetto a una campagna social di solidarietà al sindaco e all'amministrazione, ma una spinta verso una piazza reale che noi abbiamo organizzato e intercettato". 

De Santis (Pd): raccolto appello di migliaia di persone

"Abbiamo raccolto l'appello di migliaia di baresi che ci hanno chiesto di organizzare questa manifestazione di piazza in solidarietà al sindaco Antonio Decaro. Siamo qui per esprimere solidarietà a lui, ma anche solidarietà alla città che è stata macchiata da ingiurie e calunnie da parte di alcuni politici" ha detto il segretario del Pd Puglia, Domenico De Santis. "Noi - ha aggiunto - non stiamo manifestando contro qualcuno, ma per difendere la città, il lavoro fatto in questi anni per combattere la mafia, le migliaia di imprese che hanno investito a Bari perché la ritengono una città straordinaria dove si può fare impresa liberamente e costruire migliaia di posti di lavoro".

Gli studenti e i delegati sul palco 

Sul palco, si alternano studenti e rappresentanti universitari. Ora c'è Silvana, un'universitari originaria della Calabria: "Una scelta che rifarei mille volte, sei anni fa ho trovato ad accogliermi una città bella, viva che continua a crescere".

Ora parla un rappresentante della Cgil: "Siamo convinti che quello che accade è un altro tassello di una politica nazionale tesa a smantellare gli spazi democratici".

Le parole di Canfora

Prende la parola Luciano Canfora che cita Peppino Di Vittorio e ricorda che "il primo atto compiuto dal fascismo nella storia fu l'assalto ai comuni". Definisce l'operazione grottesca che si risolverà in un boomerang.

A parlare in questo momento è una studentessa, una cittadina che si dice indignata per quello che sta avvenendo contro Bari e per l'inchiesta "utilizzata come una clava" dal centrodestra per riprendersi la città.

È cominciata, nella centralissima piazza Ferrarese di Bari, la manifestazione 'Giù le mani da Bari', nata spontaneamente dall'iniziativa di migliaia di cittadini alla quale partecipano, fra gli altri, Cgil Puglia, Pd Puglia e associazioni della città come segno di solidarietà al sindaco Antonio Decaro dopo la decisione del ministro dell'Interno, Matteo Piantedosi, su richiesta dei parlamentari pugliesi del centrodestra, di nominare una commissione di accesso per valutare l'esistenza di condizionamenti mafiosi nel Consiglio comunale. La decisione è stata presa dopo i 130 arresti delle scorse settimane (tra cui la consigliera comunale Maria Carmen Lorusso e suo marito Giacomo Olivieri, ex consigliere regionale) che hanno svelato un sistema di voto di scambio politico-mafioso alle elezioni comunali del 2019 e dopo che la magistratura ha disposto per l'Amtab, la municipalizzata dei trasporti, l'amministrazione giudiziaria per l'infiltrazione dei clan. In piazza ci sono anche, fra gli altri, esponenti di Link, Arci Puglia, Libera, Avviso Pubblico. Presenti migliaia di persone fra cittadini e studenti. Alcuni indossano fasce tricolori pur non essendo sindaci, proprio in solidarietà con il primo cittadino di Bari e presidente dell'Anci.

Dalle 10.30 in piazza Ferrarese via alla manifestazione «Giù le mani da Bari, io sto con Decaro», organizzata da Cgil Bari insieme al Pd Puglia, cui saranno presenti partiti, associazioni e numerosi sindaci in arrivo da tutta la Puglia. Tantissime sono state infatti le adesioni arrivate via social, non solo da cittadini baresi, che hanno condiviso la locandina della manifestazione con l’hashtag #iostoconDecaro, ma anche da parte di altri sindaci pugliesi che questa mattina arriveranno dall’intera regione all’appuntamento barese. Non ci sarà invece Elly Schlein, segretaria nazionale del Pd, in Lombardia per altri impegni. 

Una mobilitazione sposata anche dall’Anci: uno striscione con scritto «Contro le mafie #ConAntonioDeCaro» è stato infatti esposto a Perugia, sulla scalinata di Palazzo dei Priori, prima dell'inizio della cerimonia per i 50 anni dell'Anci dell'Umbria. A sorreggerlo i sindaci che hanno risposto all'appello del vicepresidente dell'associazione dei Comuni, Moreno Landrini. 

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