Mafia, in giro armati per il rione Carrassi. Fibrillazioni nei clan, è allerta

Un ex sorvegliato speciale vicino alla cosca Diomede è stato scoperto con una pistola carica e pronta a fare fuoco

Mafia, in giro armati per il rione Carrassi. Fibrillazioni nei clan, è allerta
di ​Nicola MICCIONE
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Lunedì 21 Agosto 2023, 05:00

Le ferie agostane, pit-stop irrinunciabile a Bari per poter ripartire più veloci di prima, non spostano l’attenzione degli investigatori sulla fitta ragnatela tessuta dai clan del capoluogo, dove l’analisi della geografia mafiosa locale sembra un continuo work in progress. E d’altra parte, in una città in cui il clan Strisciuglio resta la compagine più numerosa e più organizzata, i rigurgiti di dinamismo del clan Capriati e il fuoco che sembra covare sotto la cenere al rione Carrassi, sono elementi nuovi che implicano un ulteriore sforzo d’analisi per prevenire un autunno caldo. 

Gli arresti dei giorni scorsi 


Ma è bene partire dalla cronaca degli ultimi trenta giorni e andare a ritroso nelle ricostruzioni. Per cominciare, a luglio, l’arresto di Vitantonio Lovreglio, 32enne ritenuto vicino ai Capriati, fermato dai carabinieri del comando provinciale per le tranquille strade di Sant’Anna e trovato in possesso di 200 grammi di hashish.

Ma c’è di più. In casa, infatti, aveva anche marijuana, oltre ad ulteriori 50 chilogrammi di hashish, «la maggior parte dei quali di tipo dry, ritenuto di una maggiore qualità», destinato alle notti della movida barese, dall’Umbertino a San Pasquale.

In giro armato

Ad agosto, invece, nelle rete dei controlli è incappato un vecchio sorvegliato speciale di pubblica sicurezza, un tempo vicino ai Diomede che, come gli Anemolo, sono ancora «nomi di rispetto» a Carrassi, zona popolare, ma non “difficile”: nel corso di un controllo della polizia di stato è stato sorpreso in flagranza di reato con una pistola Bernardelli modello 68 calibro 6.35. L’uomo, che risponde al nome di Francesco Volpe e ha 52 anni - arrestato durante l’operazione “Pandora” e condannato in primo grado a 4 anni di reclusione - deteneva l’arma col caricatore pieno e il colpo in canna all’interno dell’auto della quale è stato trovato alla guida per le vie del quartiere. 


Tutto questo in uno spicchio di città, in cui sotto l’egida dei Parisi, «risultano attivi i Fiore-Risoli, in sinergia con gli alleati Velluto», secondo l’ultima relazione semestrale dell’Antimafia. Volpe è noto alle cronache per vecchie vicende, peraltro avvenute oltre dieci anni fa. Non un profilo particolare, ma è chiaro che tutto assume un aspetto nuovo e meritevole di approfondimenti. Lui, «U’ gress», girava armato per paura di alcuni nemici che gliel’hanno giurata? Soltanto ipotesi al vaglio, sino a questo momento. Subito dopo l’arresto, non ha proferito parola, dinanzi agli investigatori della squadra mobile della Questura che lo incalzavano con le domande, prima di trasferirlo in una cella del carcere di Bari. In questo periodo, in cui forse c’è chi cova e medita possibili vendette e c’è chi si fa forte degli spazi lasciati vuoti a seguito degli arresti e delle lunghe carcerazioni, la Federazione Strisciuglio resta schierata in lungo e in largo e continuerebbe ad operare nel borgo antico e, tramite le sue articolazioni, anche a San Pio, Catino, San Girolamo, Fesca, San Paolo e Libertà. Proprio in quest’ultimo quartiere, al termine di una perquisizione all’interno di in un circolo ricreativo gestito da un uomo incensurato, gli agenti del primo dirigente Filippo Portoghese hanno sequestrato tre panetti di hashish, per un peso complessivo di circa 500 grammi. Nella previsione di ciò che potrebbe muoversi nella prossima stagione fredda, non si può non tenere conto di Japigia, dove la leadership del mammasantissima Savino Parisi sarebbe intatta, nonostante la lunga carcerazione. L’ultimo fine pena è stato allungato a maggio 2026, quindi tra poco meno di tre anni.
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