Chi erano Domenico e Angelo, le due vittime dell'incidente sul lavoro. Le comunità sotto choc: «Una tragedia»

Chi erano Domenico e Angelo, le due vittime dell'incidente sul lavoro. Le comunità sotto choc: «Una tragedia»
di ​Paolo MELCHIORRE e Domenico DICARLO
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Martedì 26 Settembre 2023, 08:20 - Ultimo aggiornamento: 27 Settembre, 07:13

Uno ingegnere di 55 anni, l'altro geometra e capocantiere di 50. Domenico Paolo Catucci e Angelo Rotondella erano due tecnici apprezzati ed esperti, la cui perdita nell'incidente sul lavoro (all'interno del cantiere stradale, ieri) ha sconvolto famiglie, colleghi e comunità di appartenenza. Il primo era nato Gioia del Colle, dove si era ritrasferito da qualche tempo dopo aver vissuto sin da piccolo a Palagianello (Taranto), dov'era cresciuto e ha un fratello e altri parenti. Da giovane aveva frequentato il Liceo scientifico De Ruggeri' di Massafra per poi iscriversi al Politecnico di Bari dove si era laureato in Ingegneria. Per motivi di lavoro si era trasferito a Roma e circa quattro anni fa era tornato in Puglia. Aveva frequentato il corso di Krav Maga, un sistema di difesa personale di origine israeliana sviluppato originariamente per contrastare le aggressioni antisemite.

Il ricordo

"Non conoscevo personalmente la vittima - racconta il sindaco di Gioia del Colle, Giovanni Mastrangelo - ma è una gravissima tragedia sul lavoro che ci pone tutti a riflettere su cosa ancora manca per garantire il rispetto delle norme sul lavoro. Esprimo sincero cordoglio alla famiglia a nome dell'intera città".
Il dolore di Michele Patruno, primo cittadino di Spinazzola, è ancora più forte.

Con Angelo erano amici, di lunga data. Si erano visti ed erano usciti assieme l'ultia volta la scorsa settimana "poi lui andava via molti giorni per seguire i cantieri dei quali era responsabile". Lascia una moglie, Maria, e due figli, il più grande, 18 anni, Luigi, si è diplomato in estate e ha da poco intrapreso il pecoso universitario. Il più piccolo frequenta le scuole superiori. Rotondella è descritto come persona gentile, gioviale, allegra, conosciutissima dalla comunità di Spinazzola. Decine i messaggi sui social dopo la notizia della sua perdita.

 

"Non ci posso credere, mi piange il cuore scrive un residente che lo conosceva - lo ricorderò com' era , gentile come il figlio Gigi, semplice e educato come la moglie Maria. Angelo riposa in pace lo dice il nome stesso , sei un angelo".
Patruno lo ricorda ancora come un grande lavoratore, che aveva iniziato dapprima con una ditta del padre per poi essere impiegato nel'azienda per la quale era vicino al cantiere di Pezze di Greco per un sopralluogo, prima di essere travolto sulla Provinciale.
"Un ragazzo stupendo - aggiunge il sindaco fantastico, disponibile con tutti, allegro e gioviale, amava il suo laoro ed era un papà e un marito presente, pronto a farsi in quattro per la famiglia nonostate la lontananza spesso per il lavoro. È una grave perdita non solo per la famiglia ma anche per la comunità, una persona squisita".
L'incidente avvenuto ieri, tra l'altro, ha ricordato in modo drammatico la vicenda del giovanissimo Gabriel Aurelian Petrescu, ragazzo di 22 anni di origine rumene morto mentre era a lavoro sulla provinciale 231 all'altezza di Terlizzi, investito da una donna di Andria, alla guida di una Dacia, che si fermò a prestare soccorso. Tornando all'incidente di ieri, va specificato, però, un aspetto importante: il drammatico impatto è avvenuto in un punto che, al momento, non è cantierizzato. I lavori in corso, infatti, cominciano qualche centinaio di metri più in là. Inoltre, i tre sfortunati tecnici, che in passato avevano collaborato con Anas, non avevano, in questa fase, incarichi affidati dalla stessa Anas. Questo ovviamente non toglie nulla al fatto che alcuni tecnici della azienda conoscevano molto bene i tre uomini, due quali deceduti, e che nel tam tam scatenatosi dopo la notizia dell'incidente si sia caduti in uno stato di sgomento e tristezza. La domanda principale alla quale dare una risposta, dunque, sarà capire la motivazione della loro sosta in un punto così pericoloso.

L'intervento del sindacato

Sulla questione c'è stato l'intervento di Cgil-Fillea Puglia: «L'ennesimo incidente mortale sul lavoro verificatosi sulla Statale 379 tra Bari e Brindisi, dove hanno perso la vita due tecnici e un terzo versa in gravi condizioni- recita la nota di Cgil e Fillea Puglia- oltre a suscitare sentimenti sentiti di cordoglio e vicinanza alle famiglie, deve interrogare con forza sulle misure di sicurezza necessarie a tutela la salute e la vita di ogni lavoratore, in una regione che nei primi sette mesi del 2023 ha già contato 29 vittime sul lavoro». È quanto dichiarano la segretaria generale della Cgil Puglia, Gigia Bucci, e il segretario generale Fillea Puglia, Ignazio Savino. «Agli organi preposti - proseguono i due dirigenti - stabilire il rispetto di tutte le norme di sicurezza. Soprattutto gli interventi su strade e autostrade con restringimenti comunque aperte al traffico sono troppo spesso scenari di incidenti. Quella della sicurezza sul lavoro è una delle priorità in un paese che conta oltre mille morti l'anno». Rispetto della salute e sicurezza dei lavoratori sarà uno dei temi al centro della manifestazione nazionale indetta da Cgil e oltre cento associazioni di impegno civile e sociale per il prossimo 7 ottobre a Roma.
 

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