Bonus edilizi su lavori inesistenti: 5 indagati e sequestro di beni per 40 milioni di euro

Fondamentale il ruolo del commercialista

Bonus edilizi su lavori inesistenti: 5 indagati e sequestro di beni per 40 milioni di euro
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Martedì 1 Agosto 2023, 13:50 - Ultimo aggiornamento: 13:58

Perquisizoni e sequestri di beni per un valore di oltre 40 milioni di euro sono in corso tra le province di Bari e Foggia da parte della Guardia di Finanza del capoluogo pugliese. L'indagine riguarda una presunta frode legata alla cessione del credito d'imposta in relazione ai bonus edilizi (tra cui superbonus 110%, bonus facciate e sisma bonus). I destinatari dei provvedimenti sono cinque persone fisiche indagate, a vario titolo, per emissione di fatture o altri documenti per operazioni inesistenti, indebita compensazione, riciclaggio ed autoriciclaggio; e sei società con sede a Bari e Gioia del Colle (Bari) in base alla responsabilità amministrativa da reato.

Il ruolo del commercialista

Il presunto sistema fraudolento graviterebbe - secondo le indagini - attorno alla figura di un commercialista barese, rappresentante legale di numerose società edili, il quale avrebbe creato i presupposti per l'utilizzo, presso l'Agenzia delle Entrate, di crediti d'imposta di fatto inesistenti, a fronte di lavori di ristrutturazione non eseguiti ai danni di ignari contribuenti, tutti con redditi modesti o nulli.

Ottenuta la concessione dei crediti d'imposta fittizi da parte dell'Agenzia delle Entrate, gli stessi venivano monetizzati direttamente dalle società rappresentate dall'indagato mediante cessione del credito, ceduti quindi a terzi, i quali provvedevano, anch'essi, a monetizzarli attraverso l'ulteriore passaggio di cessione dei crediti, oppure li utilizzavano indebitamente, sui modelli F24 presentati, in compensazione al pagamento di debiti di natura tributaria e/o previdenziale. 

I sequestri preventivi finalizzati alla confisca sono stati disposti d'urgenza dal procuratore di Bari, Roberto Rossi, e riguardano le somme ritenute profitto del reato o, per equivalente, i beni nella disponibilità degli indagati.

I nomi

Le persone sottoposte ad indagini sono Michele Libero Mastrolonardo, barese di 61 anni, legale rappresentante delle società (indagate) Edilquadra srls, Master Neon srl, Mmp service srl e Tax credit management srls; Francesco Valentini, barese di 47 anni, legale rappresentante della Mondonuovo edilcostruzioni srls; Giuseppe Anaclerio, barese di 46 anni, legale rappresentante della Prestiti e finanza società di mediazione creditizia srl; ed Emanuele Pio e Gesualdo Saracino, foggiani, di 31 e 42 anni, titolari di omonime ditte individuali.

L'indagine avrebbe accertato una serie di anomalie che dimostrerebbero la natura fittizia dei lavori che avrebbero originato i crediti d'imposta inesistenti. Ciò è suffragato - a parere dell'accusa - dall'autodenuncia presentata nell'aprile 2022 da Mastrolonardo nella quale l'indagato affermava di aver presentato tra aprile e agosto 2021 una serie di comunicazioni per la richiesta di bonus edilizi quali ecobonus e bonus ristrutturazione a nome di ignari contribuenti, sia persone fisiche che società; di aver attribuito, grazie allo sconto in fattura, i crediti d'imposta a società di cui era amministratore unico; di aver ceduto i crediti d'imposta a società terze, a loro volta ignare dell'origine fasulla dei crediti; e di aver simulato i lavori per ottenere il credito d'imposta. Il decreto di sequestro preventivo è ora all'attenzione del gip di Bari per la convalida.

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